Poco fa anche la Renault è entrata ufficialmente nel 2019, svelando direttamente dalla propria factory di Enstone la nuova R.S.19. O meglio, questo sembrava l’intento fino a poco prima della cerimonia; in realtà, come già fatto da Haas e Williams nei giorni scorsi, la monoposto mostrata pare ancora in gran parte quella dello scorso anno (ala anteriore e, probabilmente, posteriore a parte), solo con la livrea aggiornata, sempre giallo-nera.
Neanche più di tanto, però, visto che somiglia tanto a quella che vestiva la R.S.18, con la differenza maggiore che si nota sulle fiancate, molto più nere rispetto al giallo della scorsa stagione. Al Whiteways Technical Centre, presenti Cyril Abiteboul, Managing Director di Renault Sport F1, Remi Taffin, Responsabile Motorista, e i due piloti, il confermato Nico Hulkenberg, alla terza stagione con il team della Losanga, e il colpaccio del mercato della scorsa estate, Daniel Ricciardo, soffiato alla Red Bull, grande speranza della Renault per tornare ai vertici.
Eh si, poiché l’obiettivo prioritario della Renault è quello di avvicinarsi ai tre top team, Mercedes, Ferrari e Red Bull. Dopo aver concluso al 4° posto Costruttori la stagione passata, conquistando 122 punti e nessun podio, la scuderia francese punta a ridurre un gap ancora troppo ampio nella parte finale del 2018. Step by step, si spera di ottenere dei podi nel 2019, per poi continuare la risalita nelle stagioni successive, con il focus di poter lottare a tornare per il titolo nel 2021.
Così Cyril Abiteboul: “La nostra programmazione sta pagando i suoi dividenti. Siamo passati dal 9° posto del 2016, al 6° del 2017, per finire al 4° del 2018. Ma non vogliamo fermarci qui. Vogliamo fare di più e sappiamo come muoverci. Il 2019 deve essere l’anno del consolidamento e vogliamo ridurre il distacco rispetto ai primi. Sappiamo che abbiamo i piloti per farlo, e quindi nella fase successiva vogliamo puntare ad avere un motore di eccellenza, lasciando un po’ più di tempo ai ragazzi ad Enstone per produrre un telaio vincente“.
“Abbiamo lavorato tanto sull’ERS e lo stesso abbiamo fatto anche sull’ICE” – ha aggiunto Remi Taffin – “Quello che stiamo introducendo quest’anno si basa su un buon progetto, formato dagli ingredienti tecnici per sfruttare al meglio il nostro motore. Nel 2018 abbiamo introdotto alcuni nuovi concetti, rivelatisi efficaci, per poi approfondirne alcuni nel 2019. Il risultato è il miglior inverno che abbiamo mai vissuto. Ora è una questione di esecuzione, ma sono convinto che abbiamo l’opportunità di colmare il gap dai migliori“.
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