La giornata di oggi potrebbe essere molto importante per il futuro prossimo della Formula 1. Il parlamento europeo, infatti, ha approvato con 467 voti favorevoli e 156 contrari (86 gli astenuti) un rapporto redatto nello scorso mese di Gennaio, il quale contiene 184 elementi, formulando alcune raccomandazioni per l’agenda della Commissione Europea.
Ma andiamo più a monte. Da alcuni anni, la parlamentare inglese Anneliese Dodds sta conducendo una battaglia per spingere la commissione competizioni dell’Unione Europea ad avviare un’indagine in materia di concorrenza sulla governance della Formula 1 e sulla sua struttura di pagamento, paventando un caso di abuso di potere nella conduzione degli affari.
Sulla sia dell’opera della Dodds, nel 2015 Sauber e Force India presentarono una denuncia, la quale comunque non ha spinto l’UE ad avviare un’istruttoria formale. Dopo il voto di oggi, ecco le dichiarazioni dell’eurodeputata inglese: “Sono felice che oggi il parlamento europeo abbia sostenuto la mia richiesta di un’indagine completa ed immediata sulle pratiche anticoncorrenziali presenti in Formula 1. Poche settimane fa, la Manor è diventata l’ultima squadra britannica ad arrivare al collasso dopo che gli amministratori non sono riusciti a trovare un acquirente“.
“Le squadre più piccole sono punite ingiustamente con una divisione ingiusta dei premi in denaro” – prosegue la Dodds – “Questa indirizzerà sempre più soldi alle grandi squadre, anche nel caso dovessero finire ultime in ogni gara. I problemi della Formula però si estendono ben oltre l’assegnazione dei premi in denaro, perché c’è stato un accordo con la HM Revenue and Customs che gli permette di pagare solamente il 2% di tasse“.
Ma la 38enne nativa di Aberdeen, Scozia, non si ferma qui: “C’è stato un significativo conflitto di interessi nella recente vendita della F.1 alla Liberty Media, dopo che l’organo regolatore (la FIA) ha ottenuto un profitto di 79,5 milioni di dollari autorizzando l’operazione. Ho scritto una serie di lettere alla Commissione Europea per chiedere un’indagine completa e sono grata al parlamento europeo per aver risposto a questa chiamata. Dobbiamo fare in modo di non perdere altri posti di lavoro altamente specializzati“.
Come riporta Motorsport.com, se la Formula 1 dovesse essere ritenuta colpevole, rischierebbe un duro colpo a livello economico, visto che la conseguente multa sarebbe pari al 10% del fatturato, pari nel 2016 a più di un miliardo di sterline.
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