A meno di una settimana dalla prima gara stagionale di Melbourne, la Federazione Internazionale (FIA) ha approvato una modifica regolamentare che circolava tra gli addetti ai lavori, riguardante il sistema di punteggio della Formula 1. Parliamo dell’assegnazione di un punto per il giro più veloce in gara. Una novità che entrerà in vigore chiaramente già dal Gran Premio d’Australia.
Il regolamento su questa modifica del sistema del punteggio è chiaro: il punto extra sarà infatti assegnato al pilota che farà segnare il giro più veloce in gara, ma a patto che concluda la stessa nelle prime dieci posizioni. Nel caso in cui il giro record venisse fatto segnare da un pilota giunto al traguardo dall’11° posto in poi, non verrà assegnato alcun punto aggiuntivo. Inoltre, il punto extra del giro più veloce verrà assegnato anche al team, valendo quindi sia per la Classifica Piloti che per quella Costruttori.
Tutto ciò, in soldoni, vuol dire che i piloti (e rispettivi team) avranno 21 punti in più a disposizione; e chissà, potrebbe anche scapparci un titolo assegnato proprio con i giri record. Lo scorso anno fu Valtteri Bottas a realizzarne di più (7), davanti a Daniel Ricciardo (4), Sebastian Vettel e Lewis Hamilton (3), Max Verstappen (2), Kimi Raikkonen e Kevin Magnussen (1). Come team, quindi, la Mercedes davanti (10), seguita da Red Bull (6), Ferrari (4) e Haas (1).
“Insieme alla FIA ci siamo impegnati nel valutare idee e soluzioni che potessero migliorare lo spettacolo, preservando l’integrità del nostro sport” – ha commentato Ross Brawn – “Crediamo che la reintroduzione, dopo sessant’anni, di un punto per l’autore del giro più veloce in gara vada in questa direzione. Abbiamo preso in considerazione questa soluzione, rappresentante una risposta a quanto emerso da ricerce e sondaggi, coinvolgenti migliaia di appassionati nel mondo, per diversi mesi“.
“Quante volte abbiamo sentito chiedere dai piloti via radio ai propri team chi fosse l’autore del giro più veloce? Adesso non si tratterà più solo di una questione di record e prestigio, ma di una motivazione in più, che renderà la parte finale di gara ancora più interessante. A volte è utile guardare all’eredità del nostro sport per andare avanti“, ha concluso Brawn.
Come spiegato da Brawn, non è la prima volta che in Formula 1 il giro più veloce vale un punto. Ciò si è verificato nei primi dieci Mondiali della storia, dal 1950 al 1959. In una situazione, i giri record sono stati anche decisivi per l’assegnazione di un titolo mondiale. Nel 1958, la prima stagione ad assegnare il titolo Costruttori (vinto dalla Vanwall), con la regola degli scarti che prevedeva l’utilizzo ai fini di classifica solo dei 6 migliori risultati (su 11 gare), Stirling Moss (Vanwall) perse il titolo per un punto in favore del connazionale della Ferrari Mike Hawthorn.
Il ‘Re senza corona’ portò a casa 41 punti, frutto delle vittorie in Argentina, Olanda, Portogallo e Marocco (a Zandvoort e ad Ain-Diab con giro record), un 2° posto a Reims, in Francia, e il giro record al Nurburgring. Il ferrarista, invece, ne mise insieme 42 (49 considerando i risultati ‘scartati’), con una sola vittoria (in Francia con giro record) ma ben cinque 2° posti (Spa, Silverstone, Oporto, Monza ed Ain-Diab) ed altri tre giri record. Un 4-3 in favore di Hawthorn, quindi, che fece la differenza.
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