Allo show messo in piedi ieri dalla Formula 1 nel pieno centro di Londra, in una Trafalgar Square gremita, a far rumore, oltre all’assenza di Lewis Hamilton, è stata anche la presenza di Nico Rosberg, con tanto di trofeo per il Mondiale vinto lo scorso anno. Un Rosberg accolto con tanti applausi dall’entusiasta pubblico di casa.

Nico Rosberg, Campione del Mondo 2016 (foto da: crash.net)

In tempi recenti, vari rumors hanno parlato di un pilota tedesco già stufo della pensione, desideroso di rimettersi al volante, casomai in Ferrari, visto che il contratto di Raikkonen (e anche di Vettel) è in scadenza. Dalle colonne del CorSera, però, il diretto interessato ha smentito tutto: “Non tornerò. È un onore per me che il mio nome sia al centro di simili speculazioni, ma sono totalmente appagato della carriera che ho avuto. Ventitré vittorie, tre delle quali a Montecarlo, un titolo mondiale. E’ pazzesco e a volte nemmeno io realizzo cosa ho fatto in carriera. E tutto ciò mi rende felice“.

“Potrei dire che mi manca il gusto di misurarmi con le nuove macchine” – aggiunge Nico – “Sono dei mostri affascinanti, deve essere bello guidarle. Ma in realtà non mi manca nulla. Ho chiuso il libro della mia Formula 1 con un finale grandioso. È stata una parentesi formidabile della vita e rimarrà nel mio cuore. Forse solo un giorno, riguardando le foto con i nipotini, mi verranno le lacrime agli occhi. Ma per ora non ho rimpianti“.

Sull’ormai famosa ruotata di Vettel a Hamilton in quel di Baku, questo è il parere del Campione del Mondo 2016: “Nessuno conosce Lewis meglio di me e vi assicuro che non ha rallentato volontariamente Vettel. Poi Sebastian non ha saputo controllare il cattivo umore e i pensieri negativi. Ma non mi aspettavo un fallo di reazione come quello che ha fatto. E quello che è successo dopo è stato qualcosa di non necessario, che ha ulteriormente caricato la vicenda“.

“La lotta mondiale sarà incerta, per ora non vedo un fattore che può fare la differenza” – conclude Rosberg – “Esprimo però un desiderio, mi auguro che vinca la mia vecchia famiglia, cioè la Mercedes. Sono rimasto vicino ai ragazzi di Brackley. Però non mi sbilancio tra Hamilton e Bottas. Non ho preferenze tra i due“.