Juan Pablo Montoya non è mai stato un amante del “politically correct”. Nè in pista (veloce e aggressivo, un vero problema per gli avversari quando se lo trovavano negli scarichi) nè fuori, senza peli sulla lingua. E stavolta, le stoccate di Juancho sono rivolte ai piloti europei, Hamilton in primis, definiti dei deboli psicologicamente parlando.
“Sono riuscito a scombussolare psicologicamente entrambi i fratelli Schumacher” – dice il colombiano a Crash.net – “Anche se mi hanno spinto al limite. Da Ralf ho imparato tanto. E’ stato molto veloce, ma i piloti europei sono molto deboli mentalmente. Si riesce ad entrare nella loro testa con grande facilità“.
“Michael, invece, è stato uno dei pochi veramente forte” – sottolinea Montoya – “Potevi anche entrare nella sua testa, ma era fortissimo. Ralf, dal canto suo, è stato quasi impossibile da sconfiggere, ma se ci riuscivi una volta, entravi nella sua testa. Tutti abbiamo delle debolezze. Dobbiamo solo capire quali siano“.
Montoya usa Hamilton come metro di paragone attuale di pilota al quale basta un episodio negativo per farlo entrare in una spirale negativa. “Lo si vede oggi e lo si vedrà sempre in Formula 1. Quando le cose vanno per il verso giusto, sono fortissimi. Quando Lewis vince è pressochè inarrestabile, ma non appena qualcosa va storto, si abbatte immediatamente“, ha concluso Montoya.
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