Nel back-to-back comprensivo i gran premi di Sepang e Suzuka, Pierre Gasly ha fatto finalmente il suo esordio in Formula 1, prendendo il posto di Daniil Kvyat, momentaneamente messo da parte dalla Toro Rosso. Il francese, senza commettere errori, ha portato a casa un 14° ed un 13° posto, ben impressionando gli addetti ai lavori e il team faentino.
L’accelerazione dell’addio di Carlos Sainz che, contrariamente a quanto previsto inizialmente, passerà in Renault al posto di Jolyon Palmer già da Austin anziché dal 2018, ha spinto la Toro Rosso a richiamare Kvyat e a confermare Gasly anche per le ultime quattro gare del 2017. E’ sorto però un problema, riguardante la concomitanza dell’appuntamento negli States con l’ultimo round della Super Formula a Suzuka (divisa in due gare), categoria nipponica nella quale il Campione GP2 2016 difende i colori del Team Mugen, squadra ufficiale della Honda.
In questo campionato, grazie alle due vittorie e al secondo posto ottenuto negli ultimi tre appuntamenti, Gasly si ritrova a solo mezzo punto dal leader Hiroaki Ishiura, a sua volta portacolori del team ufficiale Toyota. Con evidenti chance di aggiudicarsi il campionato, inizialmente sembrava che la Casa nipponica non volesse dare il via libera a Gasly, volendolo a Suzuka invece che ad Austin.
Ciò avrebbe comportato seri problemi per la Toro Rosso, non essendoci al momento altri piloti del vivaio Red Bull pronti a scendere in pista in Formula 1. Così sono state avanzate varie ipotesi: lo svizzero Sebastien Buemi, già in Toro Rosso dal 2009 al 2011, campione nel WEC (2014) e nella Formula E (stagione 2015/16); il neo campione IndyCar, Josef Newgarden, impegnato in GP3 nel 2010; oppure il neo appiedato Jolyon Palmer, senza dimenticare i vari Sergey Sirotkin, Alexander Rossi (vincitore della Indy 500 nel 2016) e finanche Pascal Wehrlein.
A sgombrare il campo da tutte queste illazioni ci ha pensato la Honda stessa, per voce del grande capo di Honda Motorsport, Masashi Yamamoto: “Crediamo che Gasly debba correre ad Austin con la Toro Rosso” – ha dichiarato Yamamoto, raggiunto da Motorsport.com – “Vogliamo che lui possa correre, ma se c’è qualcuno che può guidare al suo posto ad Austin, saremmo felici di averlo in Super Formula. Però non stiamo spingendo per averlo a tutti i costi a disposizione a Suzuka“.
“Per la Honda è importante vincere la Super Formula, ma crediamo che la priorità sia farlo in Formula 1. Anche Helmut Marko la pensa allo stesso modo da questo punto di vista” – ha continuato Yamamoto – “Vogliamo che Pierre finisca la stagione con la Toro Rosso, essendo un potenziale titolare per il 2018. Per lui sarebbe importante cercare di fare più esperienza possibile in Formula 1 quest’anno“.
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