Eddie Irvine, pilota Ferrari dal 1996 al 1999 (anno in cui sfiorò il titolo), non è mai stato un uomo con i peli sulla lingua. Il nordirlandese ha sempre espresso la propria opinione, anche se scomoda. Così, dalla sua rubrica curata su Motorsport-Total.com, Eddie ha analizzato il personaggio Sebastian Vettel. E non è stato molto tenero…
“E’ come un bimbo viziato” – dice Irvine – “Era già narciso quando è arrivato in Formula 1; poi l’ammirazione e l’attenzione che sono state riposte nei suoi confronti hanno mostrato la sua personalità arrogante ed egocentrica. Ma tutti noi siamo così. Lo feci anche io, quand’ero in Formula 1. E lo fanno anche Hamilton ed Alonso“.
Per l’ex pilota di Jordan, Ferrari e Jaguar, il paragone tra Vettel e Schumacher non è proponibile, semplicemente perchè Michael era di un altro pianeta. “Non ci sono affatto discussioni. Vettel è un buon pilota, ma Schumacher era di un altro livello” – sottolinea Irvine – “Dopo una brutta gara, Michael avrebbe lavorato con Jean Todt per capire i motivi, i perché di questi problemi. Michael era nato per fare certe cose in monoposto; cose che nessuno è mai stato in grado di replicare. Non è riuscito a farlo nemmeno un pilota superbo come Mika Hakkinen“.
Infine, il 51enne indica le sue preferenze riguardo i piloti attualmente impegnati in griglia: “Vettel, Alonso e Hamilton hanno capacità molto simili. Io personalmente reputo Lewis il migliore. Ma sono solo preferenze personali“.
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