Una delle tante immagini che il Gran Premio del Brasile di domenica scorsa ci ha lasciato in eredità, è sicuramente il diverbio, all’interno del box Haas, tra Esteban Gutierrez e Gunther Steiner, team principal altoatesino della scuderia made in USA. Siamo durante i giri percorsi con l’ultima delle cinque safety car di giornata, quella provocata dall’incidente di Massa, e il messicano è costretto al ritiro da un problema di natura elettrica. Una volta tornato al box, Esteban è furioso (anche a causa della notizia del mancato rinnovo) e, dopo aver lanciato i guanti, manda anche a quel paese Steiner, che era andato lì per calmarlo. A quel punto, il 51enne italiano l’ha bloccato per un braccio, bruciandolo con lo sguardo.
Smaltita la rabbia e l’adrenalina del momento, Gutierrez, nell’immediato post-gara, si era affrettato a sminuire l’accaduto. Steiner fa pressappoco lo stesso, pur sottolineando che, nel weekend di Abu Dhabi, avrà un incontro con il messicano, nel quale spiegherà i perchè della decisione del team. “Quando ti viene comunicata una decisione simile, ci sta di essere emotivi” – spiega il bolzanino – “Rispetto Esteban e non voglio entrare nel merito di quello che ci siamo detti. La sua reazione è stata onesta e soggettiva, ma arrivata in un momento in cui la nostra decisione potrebbe aver influito sul suo stato d’animo. Probabilmente, dopo qualche giorno, le cose gli appariranno diversamente. Io comunque non spiegherò in pubblico i motivi della nostra decisione. I panni sporchi si lavano in casa, non davanti a tutti“.
“Gli ho già detto che negli Emirati ci siederemo e ne parleremo con calma” – continua Steiner – “Lui è un ragazzo intelligente, anche se a volte delle decisioni vanno spiegate. Comunque non c’è bisogno di litigare; anche quando si lascia un’azienda, si può rimanere in buoni rapporti. Siamo un piccolo team e non vogliamo inimicarci nessuno“.
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