Nuovi elementi sulla questione legata ai cinque secondi di penalizzazione inflitti a Sebastian Vettel durante il gran premio del Canada della scorsa settimana.
L’uscita al giro 48 e il suo rientro in pista sono stati visti come scorretti da parte del collegio dei commissari di Montreal. Una penalizzazione che è stata decisiva per far perdere il primo posto al tedesco a vantaggio di Lewis Hamilton.
Una decisione che ha sollevato non pochi problemi, con una sollevazione generale piuttosto forte. Sono pochi coloro che hanno appoggiato questa scelta e la Ferrari inizialmente ha avuto la volontà di ricorrere all’appello. Questa soluzione andava praticata entro la giornata di giovedì, ma ha deciso di non proseguire, visto che una penalità in termini di secondi, una volta ufficializzato l’ordine d’arrivo, sarebbe diventata inappellabile, con conseguente rigetto.
La Ferrari potrà fare ricorso all’articolo 14.1.1. del Codice Sportivo Internazionale della FIA. In cosa consiste questa parte della legge? In pratica permette il cosiddetto right of review, il diritto di revisione qualora venissero alla luce elementi nuovi, rilevanti, che non si sono potuti osservare durante il gran premio. I commissari non hanno potuto avvalersi di questi elementi per formulare la loro decisione sull’accadduto.
Se questa opzione verrà resa valida, la Ferrari avrà tempo per presentare le nuove prove fino al quattordicesimo giorno successivo all’ufficializzazione dei risultati. In pratica avrà tempo fino al gran premio di Francia, in programma il prossimo weekend, precisamente il 23 giugno.
Sarà fondamentale l’utilizzo della telemetria per poter dimostrare l’assoluta involontarietà di Vettel, nella sua azione di recupero della pista dopo la sua fuoriuscita nel corso del 48esimo giro del gp.
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