Piccola fiammella di speranza per la Ferrari al termine delle PL2 di Montreal. In cima alla classifica dei tempi, infatti, troviamo i due ferraristi, con Charles Leclerc in vetta con il tempo di 1:12.177, con 74 millesimi di vantaggio sul compagno di box, Sebastian Vettel. Per ora, le Mercedes inseguono: Valtteri Bottas ha il terzo tempo (+0.134), mentre Lewis Hamilton solo il 6° (+0.761), anche perché, dopo circa mezz’ora, l’inglese ha picchiato contro il muro esterno di curva 9, danneggiando la posteriore destra e perdendo tutto il resto della sessione.
Sorprende Carlos Sainz Jr. con la McLaren, ottimo 4° per ora (+0.376), mentre anche Kevin Magnussen, Haas, è riuscito a mettersi davanti al pilota #44 (+0.758); completano la top-10 le Racing Point di Sergio Perez (7° a +0.826) e di Lance Stroll (10° a +0.994) e le Renault di Daniel Ricciardo (8° a +0.839) e Nico Hulkenberg (9° a +0.991). Lando Norris, con l’altra McLaren, si conferma in 11° posizione (+1.072), davanti ai due Red Bull, Pierre Gasly (+1.168) e Max Verstappen (+1.211), con l’olandese che ha avuto un incontro un pò troppo ravvicinato con il Muro dei Campioni nella sua simulazione di qualifica.
A seguire troviamo i due Toro Rosso, con Alexander Albon (+1.259) leggermente più rapido di Daniil Kvyat (+1.344); con il 16° tempo c’è Kimi Raikkonen, Alfa Romeo (+1.365), seguito da Romain Grosjean, Haas (+1.421), da Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo (+2.693), e dalle due Williams di George Russell (+2.859) e di Robert Kubica (+3.110). Bottas è il pilota ad aver girato di più (46), subito avanti al duo Sainz-Albon (45) e a Kubica (44); Hamilton ne ha completati appena 8, meno di Giovinazzi (16) e di Verstappen (22).
Per quanto riguarda la simulazione di passo gara, la Mercedes, pur con il solo Bottas, ha mostrato decisamente i muscoli. Va detto preliminarmente che le mescole più morbide non si sono dimostrate granché affidabili. La Soft, in particolare, praticamente per tutti è andata in forte crisi già dopo 6-7 giri, mentre la Media, pur se in modo meno marcato, ha mostrato la tendenza a calare molto alla distanza. Tutto ciò ha spinto la Mercedes ad anticipare il pit con Bottas, mettendo la Hard che, a sorpresa, si è per ora mostrata come la mescola da gara, visto che anche gli altri piloti che l’hanno montata (Verstappen in primis, per di più usata) andare molto bene. Il finlandese si è prodotto in uno stint monstre, praticamente fisso sull’1:16, con tanto di 1.16.2 all’ultimo passaggio. Sinceramente di un altro pianeta. La Ferrari (così come la Toro Rosso) non ha potuto rispondere, avendo a disposizione un solo treno di mescola dura, contro i due degli avversari.
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