Nuovo capitolo del caso Vettel – Montreal 2019. Pur avvicinandosi a grandi passi il weekend del Paul Ricard di Le Castellet, sede del Gran Premio di Francia, i riflettori continuano ad essere puntati sulla discussa sanzione inflitta dal collegio dei commissari al pilota della Ferrari nel Gran Premio del Canada; 5″ sul tempo finale di gara costatogli la vittoria, passata a tavolino a Lewis Hamilton.
Dopo aver deciso di desistere dal primo appello, che andava presentato contro la penalità entro 96 ore dalla fine della gara, la Scuderia di Maranello ha scelto di seguire un’altra strada, quella del right of review ex art. 14.1.1 del Regolamento Sportivo Internazionale della FIA, il quale consente ulteriori azioni qualora venissero alla luce “elementi nuovi, significativi e rilevanti”, non disponibili al momento della gara o non utilizzati dai commissari per la formazione della loro volontà.
La Ferrari aveva tempo fino a domenica 23 Giugno per presentare le nuove evidenze, e ha fatto questo passo nella giornata di oggi. Come si evince dal comunicato ufficiale della Formula 1, non si conoscono ancora queste nuove prove prodotte dal team italiano, ma si presume trattasi di dati di telemetria e immagini, per scagionare Vettel soprattutto dall’accusa di aver volontariamente stretto Hamilton contro il muro.
Ma come si procederà d’ora in avanti? Innanzitutto, la Federazione Internazionale dovrà stabilire l’ammissibilità della richiesta Ferrari; in caso di esito positivo, dovrà convocare un incontro tra le parti per ricevere tutte le spiegazioni utili a giudicare nuovamente il caso, alla luce dei nuovi elementi aggiunti. Quindi i commissari, ex art. 14.3, dovranno decidere se questi nuovi elementi sussistano o meno; la loro decisione, infine, non potrà essere appellata, né alla corte nazionale e né a quella internazionale.
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