Anche in Azerbaijan la Ferrari si ritrova a raccogliere i cocci di una prestazione al di sotto delle attese. Le Mercedes continuano a volare, ottenendo la quarta doppietta in altrettante gare, mentre la Rossa è sempre in affanno, sia sotto l’aspetto della finestra di funzionamento degli pneumatici che sotto quello della strategia, ancora una volta deficitaria. Sebastian Vettel fa quel che può, ovvero un 3° posto che sa ancora di brodino. Charles Leclerc, dopo una ottima prima parte di gara dopo l’errore di ieri in qualifica, vede frustrate le sue chance da un pit stop troppo ritardato, chiudendo con un mesto 5° posto e con la magrissima consolazione del giro record.
Così Sebastian Vettel: “Non siamo contenti ovviamente, ma oggi il terzo posto era il massimo, soprattutto con una Mercedes così veloce. La macchina? C’è, ma la nostra grande difficoltà al momento è quella di trovare la giusta finestra di funzionamento delle gomme. E non riusciamo a capire il perché; forse nemmeno in Mercedes sanno perché loro invece ci sono“.
“Sulla gara, il primo stint è stato davvero scarso, nel quale ho faticato enormemente a far funzionare le soft” – spiega Vettel – “Non sono mai stato a mio agio, ho avuto un feeling sempre negativo e non hanno mai veramente funzionato. Inizialmente erano troppo fredde, e si stavano rovinando; poi erano surriscaldate, e ovviamente si rovinavano. Con le medie le cose sono andate in modo diametralmente opposto. Temevo di dover soffrire ancora di più, e invece non ho avuto problemi nel portarle in temperatura e condurle fino alla fine Il feeling è stato decisamente migliore“.
“Ovviamente, in media, in queste prime quattro gare non siamo stati molto vicini ai Mercedes e non ci presentiamo certo come i favoriti a Barcellona” – conclude il tedesco – “Ma la squadra è di buonumore e abbiamo un altro paio di aggiornamenti in arrivo. Non c’è via d’uscita, dobbiamo inseguire. Speriamo di avere finalmente un weekend senza problemi, perché nei primi quattro ce ne sono stati non pochi. Sarà fondamentali che tutto vada liscio e provare a cambiare le cose“.
Passiamo a Charles Leclerc, che si pone più di una domanda a livello di strategia: “Il primo stint è stato molto buono. Nel secondo, invece, dopo due o tre giri ho chiesto se ci fossero possibilità di tornare su quelli davanti; mi hanno risposto negativamente e allora ho pensato solo a salvare le gomme per fare il giro veloce. Ci siamo anche fermati ulteriormente per questo, ed era il mio unico obiettivo nel finale“.
“Ho un solo dubbio, e riguarda il perché ho perso così tanto tempo con Valtteri, Lewis e Seb, una volta che mi hanno superato. Ci sarà una ragione per tutto ciò. Devo guardare e capire con gli uomini del team”, si chiede il monegasco, che poi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno: “La situazione non è così disastrosa come sembrerebbe. Il passo era ottimo e ieri, senza il mio errore, avremmo avuto la pole in mano. La Mercedes è fortissima e noi dobbiamo lavorare; ma non siamo così lontani“.
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