Si sono da poco concluse le PL3 del Gran Premio d’Austria 2019. Dopo il miglior tempo di ieri pomeriggio, Charles Leclerc si è ripetuto anche nella mattinata del sabato del Red Bull Ring, abbassando il riferimento fino all’1:03.987 con il quale si è assicurato la prima posizione. Il monegasco della Ferrari è stato l’unico a scendere al di sotto dell’1.04, seguito dalle due Mercedes di Lewis Hamilton (+0.143) e di Valtteri Bottas (+0.234), mentre Sebastian Vettel occupa la 4° posizione (+0.263).
Max Verstappen, con la Red Bull, vanta il 5° tempo (+0.459), mentre il compagno di box Pierre Gasly, che ad inizio sessione aveva anche lamentato un calo di potenza del propulsore Honda della sua monoposto, è 7° (+1.165), a sandwich tra le due McLaren di Lando Norris (+0.999) e di Carlos Sainz Jr. (+1.232). Anche in Austria, dunque, le due MCL34 si candidano al ruolo di quarta forza, anche se lo spagnolo dovrà partire dal fondo. Bene Antonio Giovinazzi, 9° con la sua Alfa Romeo (+1.349), davanti alle due Toro Rosso di Daniil Kvyat (+1.404) ed Alexander Albon (+1.494), il quale anche lui dovrà arretrare fino al fondo della classifica a causa della sostituzione del propulsore.
Scorriamo la classifica e, in 12° posizione, troviamo un altro pilota che dovrà partire dal fondo, ovvero Nico Hulkenberg, Renault (+1.527), con Kimi Raikkonen, Alfa Romeo, che ha lo stesso tempo (+1.527). A soli 9 millesimi dai due ecco Sergio Perez, Racing Point (+1.536); Romain Grosjean, Haas (+1.633), è nel mezzo delle due Racing Point, davanti a Lance Stroll (+1.663). Con il 17° tempo ecco l’altra Renault di Daniel Ricciardo (+1.891), che precede Kevin Magnussen, Haas (+2.030), che non ha usato la soft e in griglia arretrerà di 5 posizioni per sostituzione del cambio. Chiudono le due Williams di George Russell (+2.689) e di Robert Kubica (+3.497).
Concludendo con il numero di giri completati dai vari piloti, lo stakanovista di queste PL3 è stato Albon, con 29 tornate all’attivo, davanti al compagno di box Kvyat (25) e al terzetto composto dai vari Bottas, Russell e Kubica, tutti con 23 giri. All’opposto, Magnussen ne ha portati a casa solo 11, peggio di Gasly (15) e della coppia formata da Giovinazzi e Stroll (17).
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