Il 2016 è stato un anno particolare per la Toro Rosso. Una stagione che è possibile praticamente dividere in due. Nella prima parte di stagione, fino all’Ungheria in pratica, la STR11 è stata una delle sensazioni della griglia, caratterizzata da un ottimo telaio e da un propulsore, il Ferrari 2015 ultima evoluzione, che almeno nella prima metà di stagione ha aiutato la scuderia di Faenza.
Nelle prime 11 gare del 2016, per ben 4 volte entrambi i piloti della Toro Rosso (prima Verstappen-Sainz, poi Sainz-Kvyat) sono riusciti a concludere la gara in top-10, con 45 punti messi in cassaforte. Passata la pausa estiva, però, come preventivabile e preventivato da Franz Tost e i suoi collaboratori, la PU di Maranello è diventata una zavorra, facendo piombare la STR11 in fondo alla classifica delle top-speed, mettendo in seria difficoltà i due piloti, soprattutto nei circuiti veloci o comunque con lunghi rettilinei. Ciononostante, sono arrivati altri 18 punti (Kvyat 9° a Singapore, Sainz 6° sia negli States che in Brasile).
Proprio Sainz si è affermato come uno dei giovani piloti più promettenti in ottica futura e, a crash.net, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Come pilota, non ti piace di certo scendere in pista sapendo che sarai 10-15 km/h più lento dei tuoi avversari” – dice il figlio d’arte – “Non ti piace sapere che in rettilineo faticherai tantissimo a superare un’altra macchina. In un certo senso, non vedo l’ora di finire questa stagione e di avere qualcosa di più decente con cui combattere per il 2017“.
“Sotto un altro punto di vista, però, mi dispiace che questo 2016 si concluda” – prosegue Carlos – “Ho raggiunto un livello molto elevato e non voglio smettere di correre perchè sento di vivere un gran momento. Gara per gara, con i miei ingegneri e i miei meccanici, gareggiamo al massimo. Potrebbe non sembrare così dalla 10° o 12° posizione, ma vi assicuro che in gara sono tranquillo. Vivo un buon momento e non voglio che il campionato finisca per poi tornare a correre tra tre mesi. Comunque, voglio qualcosa di meglio con cui gareggiare per l’anno prossimo“.
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