Cala il sipario sui test invernali 2019 della Formula 1. Al Montmelò di Barcellona, quest’oggi si è vissuta l’ottava ed ultima giornata di questa sessione di prove collettive, in attesa di preparare il tutto per il primo weekend stagionale, in quel di Melbourne, per il Gran Premio d’Australia (15-17 Marzo).
In vetta si preannuncia già bagarre, dato che le simulazioni di qualifica (comunque da prendere con le pinze) hanno visto Sebastian Vettel, su Ferrari SF90, stampare il miglior tempo in 1:16.221, precedendo di 3 miseri millesimi Lewis Hamilton, su Mercedes W10. C’è da dire che Sebastian ha ottenuto il crono a fine mattinata, mentre Lewis a poco più di mezz’ora dalla fine della sessione pomeridiana. Ciò detto, visto anche l’1:16.231 di ieri fatto segnare da Charles Leclerc, possiamo dire che ci sono gli ingredienti per una stagione spumeggiante.
C’è un però, ancora, nella giornata della Ferrari. A circa 2 ore dalla fine della giornata, nel pieno della simulazione gara, subito dopo il secondo pit la SF90 si è ammutolita, costringendo Vettel a parcheggiare all’esterno di curva 2. Inizialmente si parlava di errato fissaggio di uno pneumatico, ma la Ferrari ha subito allontanato ogni dubbio, spiegando come sia stato un problema di natura elettrica a fermare la Rossa. Qualche campanello d’allarme a Maranello, poiché, incidente di Vettel a parte mercoledì, la nuova nata della Scuderia ha patito qualche problemino di troppo, anche se di gioventù. E ci può stare, a patto di risolvere tutto entro il via del campionato.
Proseguiamo oltre. In terza posizione in classifica troviamo l’altro pilota Mercedes, Valtteri Bottas (+0.340), seguito da Nico Hulkenberg, al volante della Renault oggi pomeriggio (+0.622), e da Daniil Kvyat, su Toro Rosso (+0.677), il quale completa la top-5. A brevissima distanza ecco Carlos Sainz Jr., su McLaren (+0.692), mentre un pò più staccati ci sono Romain Grosjean (+0.855) e Daniel Ricciardo (+0.893), in pista stamani rispettivamente con Haas e Renault.
Con il 9° tempo c’è Kimi Raikkonen, Alfa Romeo (+1.018), che ha provocato la prima delle tre bandiere rosse di giornata, a fine mattinata; quindi abbiamo Kevin Magnussen, Haas (+1.344), a sua volta rimasto fermo in pista con la VF-19 a pochi minuti dalla fine della giornata. Day-8 molto difficile per Max Verstappen e la Red Bull (11° a +1.488, mescola C3). Dopo il tour de force degli uomini del team anglo-austriaco per sistemare la monoposto, distrutta dopo il botto di ieri pomeriggio di Gasly, stamattina Max ha girato poco; nel pomeriggio le cose sono andate ancora peggio, dato che un problema alla trasmissione gli ha impedito di scendere in pista. L’olandese è stato l’unico a non poter provare il time-attack.
Completano la classifica Sergio Perez, Racing Point (+1.570), e Robert Kubica, Williams (+2.772). Come giri completati, al top c’è Sainz (134), seguito a ruota da Raikkonen (132) e Kvyat (131); sopra i 100 giri anche Vettel (110) e Perez (104). Quindi abbiamo Magnussen (94) e Kubica (90), Grosjean (73), Bottas (71) e Hamilton (61). In fondo Ricciardo (52), Hulkenberg (51) e, chiaramente, Verstappen (29). Riguardo i team con due piloti in pista, la Haas ha portato a compimento 167 giri, davanti a Mercedes (132) e Renault (103). Come costruttori, guidano i motorizzati Ferrari (409), davanti ai Mercedes (326) e ai Renault (237); chiudono gli Honda (160).
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