F1 2018 GP Ungheria – Anteprima ed Orari Diretta TV

Dopo le emozioni assolutamente contrastanti di Hockenheim, il Circus della Formula 1 si sposta all’Hungaroring di Budapest, sede questo weekend della 33.esima edizione del Gran Premio d’Ungheria, per il 12.esimo appuntamento stagionale, l’ultimo prima della pausa estiva. Una tappa cruciale nel cammino iridato della Ferrari. Lo shock per il ritiro di Sebastian Vettel mentre era al comando del Gran Premio di Germania, tramutando un probabile +15 in un nefasto -17, va archiviato il prima possibile, con la necessità di reagire immediatamente, su un circuito che lo scorso anno vide una splendida quanto sofferta doppietta. Seb, affranto dopo l’errore davanti al pubblico di casa, ha la possibilità di ripartire immediatamente, ma dovrà vedersela non solo con un Lewis Hamilton e una Mercedes assolutamente rinfrancati dall’esito a sorpresa di Hockenheim, ma anche con una Red Bull che punta tante delle sue fiches proprio su questo appuntamento. Con una RB14 che dovrebbe ben adattarsi al toboga magiaro, Daniel Ricciardo e Max Verstappen saranno due avversari da tenere assolutamente in conto.

Vista dall’alto del circuito magiaro dell’Hungaroring, sede questa settimana della 33.esima edizione del Gran Premio d’Ungheria (foto da: jet2holidays.com)

F1 GP UNGHERIA 2018: IL CIRCUITO DI BUDAPEST

Situato nella periferia nord-est di Budapest, a 20 km dal centro in località Mogyoròd, il circuito dell’Hungaroring viene inaugurato nel 1986, ospitando nello stesso anno la prima edizione del Gran Premio d’Ungheria valevole per il Mondiale. Un evento a suo modo storico, essendo la prima gara iridata organizzata in un paese del blocco sovietico, al di là della ‘Cortina di Ferro’. Tracciato lento, stretto, tortuoso e “sporco”, a causa dello scarso utilizzo nel corso dell’anno, questa pista non ha subito rilevanti modifiche nel corso della sua storia. La prima, rispetto al layout originario, risale al 1989, quando viene eliminata la chicane posta tra le attuali curve 3 e 4, che andava a rallentare la velocità media sul giro. La seconda e più importante la si è avuta nel 2003, quando il rettilineo di partenza/arrivo è stato allungato di 200 metri, rendendo la prima curva una svolta a destra più secca, con una staccata più decisa. Inoltre, è stato allungato anche il rettilineo all’inizio del quale è posto il T2, spostando più avanti la curva 12. Ciò ha portato la lunghezza della pista agli attuali 4.381 metri, per 14 curve totali (8 a destra e 6 a sinistra).

Il layout del circuito dell’Hungaroring di Budapest (foto da: pinterest.com)

Andiamo a percorrere un giro di questo tracciato. Dopo la prima curva a destra, un breve allungo porta in curva 2, tornante a sinistra in discesa, seguito subito da una piega a destra dopo il quale c’è un tratto rettilineo in salita, che culmina con la difficile curva 4, piega a sinistra a 90° che spesso porta i piloti a finire oltre il limite della pista. Subito dopo, i piloti affrontano un lunghissimo curvone a destra (curva 5) e, dopo un altro breve allungo, ecco la chicane 6-7 (destra-sinistra). Inizia, quindi, un tratto sinuoso caratterizzato da curve in appoggio da raccordare in successione (da curva 8 a curva 11, sinistra-destra-sinistra-destra), dopo il quale si affronta un terzo breve rettilineo, stavolta in discesa, al termine del quale è posta curva 12 (a destra a 90°). Entriamo infine nell’ultimo tratto, caratterizzato da due lunghi tornanti, il primo a sinistra e il secondo a destra, superati i quali, i piloti si ritrovano sul rettilineo dei box.

F1 GP UNGHERIA 2018: IL PRONOSTICO

L’ultima gara prima di fermarsi per la pausa estiva è sempre importante, per svariati motivi. In questo caso, dopo l’esito imprevedibile alla vigilia del Gran Premio di Germania, questo Gran Premio d’Ungheria sarà ancor più fondamentale, prima di lanciarsi nella fase discendente del campionato, da Spa in poi. Sulla carta, l’Hungaroring è un circuito che dovrebbe adattarsi alla perfezione in primis alla SF71-H, anche se non bisogna basarsi sic et simpliciter con quanto accaduto un anno fa, quando solo un problema allo sterzo rese incerta una gara che altrimenti sarebbe stata dominata in lungo e in largo dalle Rosse.

Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, grandi protagonisti del weekend 2017 dell’Hungaroring (foto da: facebook.com/ScuderiaFerrari)

La monoposto 2018 partorita a Maranello ha dimostrato di non temere nessun terreno, risultando molto competitiva su ogni tipo di circuito. Ma si giunge in Ungheria con non poche incognite. Se un anno fa la Ferrari era chiamata a replicare immediatamente dopo quella che, dal punto di vista prestazionale, fu la peggior gara del 2017, ovvero quella di Silverstone, quest’anno c’è da rialzare prontamente la testa, dopo lo shock di Hockenheim. Un weekend che da sogno si è trasformato in incubo, soprattutto per Sebastian Vettel, ritrovatosi a -17 dal grande rivale, andato invece a vincere dopo esser partito 14.esimo.

Ed è appunto su Seb, criticato e messo in discussione in modo sicuramente eccessivo, che si concentreranno maggiormente i riflettori. Il tedesco dovrà mettersi tutto alle spalle, resettarsi e ripartire all’attacco, su un circuito che l’ha già visto vincitore due volte da quando veste di rosso. Dall’altra parte della barricata, Lewis Hamilton viaggerà sulle ali dell’entusiasmo per la rimonta tedesca. Budapest non dovrebbe essere circuito sul quale la W09 potrebbe performare al meglio, ma non si sa mai, viste soprattutto le previsioni meteo. L’inglese proverà a sfruttare l’onda lunga del trionfo di Hockenheim e a sferrare un altro duro colpo al rivale. Da tener d’occhio chiaramente anche i compagni di box, Kimi Raikkonen e Valtteri Bottas. Vista l’importanza delle qualifiche in Ungheria, il loro piazzamento in griglia sarà fondamentale, in un senso o nell’altro.

Lewis Hamilton, durante la gara di Hockenheim, vinta partendo dalla 14.esima posizione (foto da: twitter.com/pirellisport)

Ma c’è un ulteriore elemento di cui tenere conto, ovvero della Red Bull. Come nel caso di Monaco, anche il GP d’Ungheria è stato cerchiato in rosso sul calendario dal team di Milton Keynes, visto che la tortuosità del tracciato dovrebbe cascare a pennello per le qualità telaistico-aerodinamiche della RB14, oltre a non richiedere granché dai propulsori, tallone d’Achille della vettura anglo-austriaca. Ragion per cui, affidabilità permettendo, Max Verstappen e Daniel Ricciardo vanno inseriti non solo tra i papabili per il podio, ma anche tra quelli che potranno giocarsi la vittoria. Passiamo agli altri. Si preannuncia ancora dura ed affollata la battaglia per il ruolo di quarta forza, con Haas e Renault in prima linea. A seguire, subito dietro, Sauber e Force India, mentre team come McLaren e Toro Rosso potrebbero puntare ad un buon risultato. Difficile, infine, pensarlo riguardo alla Williams.

F1 GP UNGHERIA 2018: ORARI TV

Ancora una volta, il weekend della Formula 1 sarà visibile in esclusiva in diretta sul satellite (Sky Sport F1 HD), mentre in chiaro vi sarà la differita su TV8.

F1 GP UNGHERIA 2018 SKY (Diretta Esclusiva)

Venerdì 27 Luglio 2018

Prove Libere 1: 11:00 – 12:30
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30

Sabato 28 Luglio 2018

Prove Libere 3: 12:00 – 13:00
Qualifiche: 15:00

Domenica 29 Luglio 2018

Gara: 15:10

F1 GP UNGHERIA 2018 TV8 (Differita)

Sabato 28 Luglio 2018

Qualifiche: 20:00

Domenica 29 Luglio 2018

Gara: 21:15

F1 GP UNGHERIA 2018: PNEUMATICI E METEO

Saranno Ultrasoft, Soft e Medium le mescole disponibili questo weekend. I due ferraristi avranno a disposizione un numero maggiore di mescole Ultrasoft rispetto ai rivali: 9 per Vettel, con 3 Soft e uno Medium (come lui anche Stroll (Williams) e Leclerc (Sauber)); 8 per Raikkonen, con 3 Soft e 2 Medium (come lui la coppia Force India, i McLaren, Gasly (Toro Rosso) e Magnussen (Haas)). In casa Mercedes, Hamilton potrà scegliere tra 7 treni di Ultrasoft, 5 di Soft ed uno di Medium, mentre Bottas, e come lui i due della Red Bull, avrà 7 treni di Ultrasoft, 4 di Soft e 2 di Medium. Con 8 Ultrasoft, 4 Soft ed una Medium, ecco Grosjean (Haas) e Hartley (Toro Rosso). Con 9 Ultrasoft, 2 Soft ed altrettante Medium, invece, Ericsson (Sauber) e Sirotkin (Sauber). Infine abbiamo i due della Renault, con 10 Ultrasoft. Leggera differenza tra di loro: 2 treni di Soft ed uno di Medium per Sainz, un treno di Soft e 2 di Medium per Hulkenberg.

Le mescole scelte dai piloti in vista del Gran Premio d’Ungheria 2018 (foto da: twitter.com/pirellisport)

Queste le parole della vigilia di Mario Isola, Responsabile Racing Car Pirelli: “Quella in Ungheria è l’ultima gara prima della pausa estiva, un momento importante in cui i Team vogliono chiudere al meglio la prima parte di una stagione finora particolarmente intensa. Su questo tracciato la qualifica è fondamentale, quindi sarà molto interessante vedere il comportamento della Ultrasoft su un circuito che presenta temperature asfalto sempre piuttosto elevate. Comprendere questo fattore, insieme alle prestazioni delle altre mescole nominate per questa gara, sarà la chiave per formulare la migliore strategia di gara possibile. Per la terza volta quest’anno, la nomination presenta un ‘salto’ di mescola: i tre pneumatici portati qui presentano un divario quasi equo, e ciò permetterà di avere diverse opzioni strategiche“.

L’anteprima Pirelli del Gran Premio d’Ungheria 2018 (foto da: twitter.com/pirellisport)

Il circuito magiaro è caratterizzato da alto carico aerodinamico e da un solo rettilineo vero e proprio. Il livello di stress sulle coperture è molto elevato, anche se i vari tipi di sollecitazioni (laterali, di trazione e in frenata) sono abbastanza bilanciate. L’asfalto presenta un livello di abrasività e di grip medio-alto, con le temperature che, di solito molto alte, tendono a rendere questo appuntamento uno dei più duri della stagione, determinando anche un aumento del degrado delle varie mescole. A livello di freni, l’Hungaroring è una pista severa visto che, come per gli pneumatici, la conformazione del tracciato e le temperature danno poco respiro e possibilità di raffreddarli. Concludiamo con il meteo previsto per il weekend, che rischia di essere alquanto problematico. Meteo variabile tendente al bello venerdì, con cielo parzialmente nuvoloso e possibilità di pioggia al 45% per le PL1; temperature previste tra i 28 ed i 32 C°. Meteo ancor più variabile sabato: per la PL3 si prevede cielo nuvoloso e possibilità di pioggia sul 40%; per le qualifiche, cielo coperto e rischio di temporali (30% di possibilità); temperature sui 27 C°. Passiamo a domenica: il meteo si mantiene instabile, con copertura nuvolosa consistente e possibilità di pioggia sempre tra il 20 ed il 40 % (al momento), con temperature sui 28 C°.

F1 GP UNGHERIA: ALBO D’ORO

All’Hungaroring la Formula 1 fa tappa per la 33.esima volta. Un appuntamento che, nel corso degli anni, è diventato una costante all’interno del calendario iridato, ricavandosi un posto come gara praticamente ‘storica’. Lewis Hamilton e la McLaren comandano la classifica delle vittorie, rispettivamente con 5 e 11 successi, davanti Michael Schumacher (4) e al duo Ferrari-Williams (7). Come pole, davanti troviamo il Kaiser (7) e la coppia McLaren-Ferrari come Costruttori (8). Per quanto riguarda i giri record, guidano Schumi e Raikkonen (4) da una parte, Williams e Ferrari (9) dall’altra. Concludiamo con i podi complessivi: Raikkonen (8) precede Senna e Schumi (7); il duo McLaren-Ferrari (22) precede invece la Williams (18).

(1986) – Hungaroring – Nelson Piquet (BRA, Williams-Honda)

(1987) – ” ” – Nelson Piquet (BRA, Williams-Honda)

(1988) – ” ”  – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1989) – ” ” – Nigel Mansell (GBR, Ferrari)

(1990) – ” ” – Thierry Boutsen (BEL, Williams-Renault)

(1991) – ” ” – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1992) –  ” ” – Ayrton Senna (BRA, McLaren-Honda)

(1993) – ” ” – Damon Hill (GBR, Williams-Renault)

(1994) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Benetton-Ford)

(1995) – ” ” – Damon Hill (GBR, Williams-Renault)

(1996) – ” ” – Jacques Villeneuve (CAN, Williams-Renault)

(1997) – ” ” – Jacques Villeneuve (CAN, Williams-Renault)

(1998) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(1999) – ” ” – Mika Hakkinen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2000) – ” ” – Mika Hakkinen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2001) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(2002) – ” ” – Rubens Barrichello (BRA, Ferrari)

(2003) – ” ” – Fernando Alonso (SPA, Renault)

(2004) – ” ” – Michael Schumacher (GER, Ferrari)

(2005) – ” ” – Kimi Raikkonen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2006) – ” ” – Jenson Button (GBR, Honda)

(2007) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2008) – ” ” – Heikki Kovalainen (FIN, McLaren-Mercedes)

(2009) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2010) – ” ” – Mark Webber (AUS, Red Bull-Renault)

(2011) – ” ” – Jenson Button (GBR, McLaren-Mercedes)

(2012) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, McLaren-Mercedes)

(2013) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, Mercedes)

(2014) – ” ” – Daniel Ricciardo (AUS, Red Bull-Renault)

(2015) – ” ” – Sebastian Vettel (GER, Ferrari)

(2016) – ” ” – Lewis Hamilton (GBR, Mercedes)

(2017) – ” ” – Sebastian Vettel (GER, Ferrari)

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