Il Team principal della Ferrari Arrivabene, ha voluto spiegare come il cavallino non sia stato competitivo nel gp del Brasile.
Soprattutto ha voluto parlare della prestazione del tedesco Vettel, arrivato sesto al termine della gara. Raikkonen, lo ha sopravanzato, giungendo terzo. Un podio molto importante per il finlandese.
Dopo la conquista del titolo piloti da parte di Lewis Hamilton nel gp del Messico, ci si sarebbe aspettati qualcosa di più. Una maggiore competizione tra la Ferrari e la Mercedes per il titolo costruttori era lecito aspettarsela.
Invece, a dare battaglia è stato soprattutto un ottimo Verstappen che, senza l’intromissione di un Ocon al “limite del regolamento”, avrebbe potuto conquistare la prima posizione ai danni dell’inglese.
Invece, per il cavallino c’è stato poco da fare. Arrivabene ha voluto fare i complimenti al team tedesco per il quinto successo nei costruttori. Ha, però, sottolineato come ci sia stata una scarsa prestazione, dovuta a problemi riscontrati, soprattutto nella vettura del tedesco:
“Già dal giro di formazione ci eravamo accorti di un problema a un sensore sulla vettura di Seb: questo inconveniente ci ha costretti, per tutta la gara, ad adottare regolazioni diverse da quelle comunemente usate, con conseguenti problemi di guidabilità”.
Ecco che alla fine i nodi vengono al pettine. I problemi della vettura spuntano di nuovo fuori, contraddicendo tutto quanto di buono il tema ha voluto far credere. Ora la testa deve essere al 2019, con nuove motivazioni e la certezza che tutto quello che è stato compiuto in questa stagione non è da buttare. C’è ancora del buono da tenere, ma molto da migliorare per il futuro prossimo.
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