VOTI E PAGELLE: SPAGNA – GERMANIA: 2-1
SPAGNA
FABIAN RUIZ, 8: Eletto giustamente e con merito miglior giocatore dell‘Europeo Under 21, il centrocampista del Napoli è stato un vero e proprio faro nel centrocampo e nella trequarti della Spagna anche nella finale. Partendo da mediano/regista o da incursore dietro la punta, Ruiz ha legato e diretto al meglio le trame di gioco dei suoi, facendosi sempre trovare in posizione corretta sia in fase di recupero palla che in fase propositiva, trovando quasi sempre la soluzione migliore. Un gioiello il sinistro angolato che vale l’1-0 e che indirizza la partita, suo lo zampino anche sul 2-0.
DANI OLMO, 7: Entrato in sordina nelle gerarchie dell’attacco spagnolo, dopo la titolarità nella seconda gara col Belgio e il gol è diventato titolare inamovibile, soffiando il posto al compagno Mayoral. Primo tempo un po’ sotto tono con la Spagna che sfonda più centralmente che sugli esterni, ma comunque da far suo si muove sempre con intelligenza. Nella ripresa chiude i conti, con un delicato pallonetto approfittando dell’erroraccio del portiere tedesco.
MARC ROCA, 7: lavoro più oscuro rispetto al compagno di reparto Ruiz, all terza partita da titolare consecutiva. Il secondo mediano del centrocampo spagnolo ha il merito di dare equilibrio e geometrie alla squadra, frenando sul nascere le iniziative tedesche e dimostrandosi ottimo frangi frutti per le poche ripartenze imbastite dalla Germania.
SIVERA, 5: nel primo tempo non subisce nemmeno un tiro grazie alla totale assenza offensiva tedesca, nel secondo tempo è più preso di mira con dei tiri dalla distanza, ma i pericoli se li crea da solo con prese poco sicure, come su una conclusione di Amiri non trattenuta e che per poco non regala palla a un avversario. In generale, comunque serata tranquilla e incolpevole sul gol.
GERMANIA
NUBEL, 5: Protagonista di un ottimo europeo con alcune parate decisive (miracolosa quella su un colpo di testa di Puscas nella semifinale con la Romania), il giovane numero 1 tedesco si scioglie in finale, di fatto condannando con un suo errore le speranze dei suoi di riacciuffare il match. Se è incolpevole sull’1-0 di Fabiain Ruiz, la responsabilità del 2-0 è tutta sua: non trattiene un facile tiro sempre di Ruiz e lascia lì il pallone disponibile per Olmo che firma il 2-0.
WALDSCHMIDT, 5: magra consolazione per lui: vince la classifica marcatori dell’Europeo Under 21 con 7 gol realizzati ma si spegne proprio nella partita più importante. Trascinatore dell’attacco tedesco nella fase a gironi e nella semifinale con una doppietta, nella finale non vede palla nel primo tempo (più per demeriti suoi che per le marcature spagnole) e nella ripresa prova a ravvivarsi ma tira sempre e solo dalla distanza, con un tasso di pericolo pari allo 0. a 10 minuti dal termine ha una chance enorme, solo a pochi passi davanti a Sivera ma manda a lato, simbolo di una serata no.
DAHOUD, 4,5: Per esperienza e talento doveva essere il giocatore fondamentale del centrocampo tedesco, capace di innescare l’ultimo passaggio sulla trequarti e sfruttare le sue ottime doti d’inserimento. Nel primo tempo viene travolto e ipnotizzato dal giro palla spagnolo, non facendo mai una giocata corretta. Nella ripresa è uno dei pochi che non beneficia della parziale vivacità tedesca, non riuscendo ad entrare nel vivo delle azioni ed essere un fattore determinante. Rimane in campo inspiegabilmente tutti e 90 i minuti.
AMIRI, 6.5: dopo la doppietta alla Romania in semifinale, serata poco produttiva anche per lui ma almeno è uno degli ultimi a crederci e a creare davvero qualcosa in zona offensiva. Sue infatti le conclusioni che mettono più in difficoltà Sivera, pur senza successo. Viene premiato solo al 87° con un destro deviato che si insacca, troppo tardivo però per alimentare le speranze di rimonta della Germania.
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