Emergenza Coronavirus: il comitato tecnico scientifico boccia il modello Bundesliga proposto dalla FIGC. La decisione è ora nelle mani del Governo.
“Come potete dopo un gol esultare…quando le bare sono ancora da contare?”. Basterebbe questa frase scritta su uno striscione dai tifosi del Lecce per far comprendere quanto sia ridicola l’intenzione di far riprendere il campionato di Serie A.
A distanza di giorni, la questione, per alcuni, è sempre la stessa: bisogna ripartire. Non importa come o quando, ma bisogna farlo. La “stella” attorno alla quale ruota tutto è ovviamente il denaro, sempre e solo il denaro. L’antifona è ormai chiara a tutti e, sebbene sia diventata una cantilena difficile da sopportare, continua a tenere banco negli ambienti calcistici e non del nostro paese.
Bisogna ripartire, ok. Ma come si può riprendere se solo ieri Fiorentina e Sampdoria hanno fatto registrare nuovi casi di contagio? Noi onestamente non lo sappiamo, ma qualcuno pensa di si. La FIGC si è riunita con il CTS al quale ha presentato il modello Bundesliga basato sull’isolamento, in caso di contagio, dei soli eventuali nuovi positivi.
Per fortuna questa bizzarria è stata bocciata ad occhi chiusi senza se e senza ma. D’altronde come si può pensare di isolare solo i positivi e non quelli che sono entrati in contatto diretto col contagiato? Forse in Germania hanno la bacchetta magica, forse hanno il vaccino e non lo dicono, chissà.
Per fortuna in Italia siamo più intelligenti, o forse altrettanto ciechi visto che pensiamo ancora a come riprendere. È tutto un amletico dubbio, non si capisce più niente. L’unica cosa certa è che la decisione finale spetterà al Governo, più nello specifico, al Premier Conte visto che il ministro dello sport, Spadafora continua a rimanere sul suo solito, (ir)responsabile “poi vediamo, stiamo valutando“.
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