Emergenza Coronavirus, Spadafora: “Pronti a prorogare il blocco delle competizioni sportive fino al 30 aprile”
Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport preannuncia l’estensione delle attuali misure restrittive riguardanti le competizioni sportive
Con l’emergenza Coronavirus che continua purtroppo a fare il suo corso e a mietere vittime in tutto il mondo, oltre che in Italia (seppur con una curva dei contagi che pare quantomeno stabilizzarsi), tutto il mondo dello sport nostrano è in attesa di sapere le prossime mosse del Governo, con la scadenza del 3 aprile ormai prossima.
Ma le notizie, in base chiaramente anche al quadro nazionale, non sono affatto positive. Come spiegato ieri sera nella trasmissione Chi l’ha visto? su Rai 3, il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, si prepara quest’oggi a chiedere l’estensione delle misure restrittive riguardanti le competizioni sportive per tutto il mese di aprile (quindi almeno fino al 30 del prossimo mese).

Queste le motivazioni: “Questa emergenza sanitaria purtroppo evolve di continuo e gli stessi scienziati non hanno certezze su cosa succederà nel prossimo futuro. Dobbiamo adattare le nostre decisioni alle circostanze rispetto all’epidemia“.
Il ministro riserva anche delle frecciate al mondo del calcio il quale, negli ultimi giorni, era arrivato a prevedere come data di una possibile ripresa del campionato di Serie A il 3 maggio. “Ritengo queste previsioni, visto anche lo stato attuale della pandemia, troppo ottimistiche” – commenta Spadafora – “Quel che è certo è che, pur quando ci saranno nuovamente le condizioni per ripartire, non si potrà fare altro che ricorrere alle porte chiuse. Non è possibile agire diversamente“.
Al ministro viene chiesto anche cosa pensa su una possibile chiusura anticipata e definitiva del massimo campionato di calcio italiano; la decisione in questo caso spetta solo alla FIGC: “Molto difficile che si possa ripartire ad inizio maggio, ma è chiaro che decidono loro. La Serie A d’estate? Ho letto, vedremo che succederà. Il mondo del calcio ha compreso l’emergenza più lentamente di altri settori, quindi ritengo che si muoveranno con la massima cautela“.
In conclusione, Spadafora prima spiega che le nuove misure restrittive riguarderanno anche gli allenamenti (“Prima non eravamo intervenuti su questa materia poiché la disputa delle Olimpiadi di Tokyo erano ancora possibile e gli atleti dovevano allenarsi“), poi aggiunge che è pronto un piano da 400 milioni a favore dello sport di base: “Lo sport non è solo calcio, e il calcio non è solo Serie A. Destineremo quella somma a tutto un tessuto che, ne sono sicuro, sarà uno dei motori della rinascita“.