Il calcio europeo sta per entrare in una profonda crisi economica? Secondo uno studio della KPMG, una delle più grandi società contabili al mondo, con sedi in 197 Stati, i top 5 campionati europei, in caso di sospensione definitiva delle partite, causa Coronavirus, potrebbero effettivamente attraversarne una.
Secondo una stima Serie A, Premier League, Bundesliga, Ligue1 e Liga spagnola, arriverebbero a perdere una cifra enorme, vicina ai 4 miliardi di euro complessivi, se i campionati non dovessero terminare.
Come noto gran parte dei proventi per le squadre, e di conseguenza anche per i campionati, derivano dai diritti TV, che in caso di mancata trasmissione di nuovi match, sarebbero evidentemente congelati, ma mancherebbe anche la liquidità derivante dall’area commerciale, degli sponsor, oltre che dai ricavi della semplice vendita dei biglietti, e tutto ciò che ruota attorno ad un evento calcistico dal vivo.
Suddividendo queste tre aree principali ed analizzando ogni campionato di per sé, scopriamo come la Premier League sia in testa per numero di perdite complessive, con circa 700 milioni persi solo per i mancati diritti TV, a cui si aggiungono quasi 500 milioni derivanti dagli sponsor, che pagherebbero meno, avendo chiaramente indietro una minor visibilità.
Subito dopo la Premier, troviamo La Liga spagnola, con i suoi 550 milioni stimati di perdite dai soli diritti televisivi, a cui si aggiungono i 200 milioni dagli sponsor e i 160 milioni derivati dalle altre attività commerciali, come appunto la vendita dei biglietti per le partite.
Anche la nostra Serie A, fresca di accordo firmato appena un anno e mezzo fa con Sky e DAZN, perderebbe una cifra enorme riguardante i diritti TV, circa un terzo dell’1,4 miliardi complessivi, quindi più o meno 400 milioni. A questi si aggiungono ben 130 milioni di euro derivati dagli sponsor. Più contenute, ma comunque non esigue le altre perdite aggiuntive, che si aggirano sui 95 milioni, che però fanno molto comodo soprattutto ai club non di primissima fascia, soprattutto quelli che dovevano ancora ospitare in casa match da tutto esaurito.
Il campionato tedesco ha numeri simili alla Serie A, con una cinquantina di milioni di perdite stimate in meno per quanto riguarda i diritti televisivi, tutti però abbondantemente “recuperati” dagli sponsor, che gravano sulla Bundsliga per ben 225 milioni di euro in perdite.
Fanalino di coda la Ligue1 francese, dove da sempre girano molti meno soldi, che andrebbe però comunque a perdere circa 500 milioni complessivi.orocSi tratta di numeri importanti, perdite che se si dovessero verificare e sommare a quelle aggiuntive della Champions League, che si stimano essere attorno ai 3 miliardi, creerebbero un buco economico enorme per tutto il calcio europeo, che si troverebbe probabilmente, per la prima volta dopo tanti anni, ad affrontare un ridimensionamento.
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