La UEFA e l’ECA avrebbero trovato l’accordo sullo svolgimento di Champions League e Europa League: le coppe europee riprenderanno solo dopo la fine dei campionati, quindi ad agosto. Sarà modificato il format attuale: le partite si giocheranno a gara secca, senza andata e ritorno, a porte chiuse e in campo neutro nel giro di due-tre settimane
Habemus papam, si potrebbe dire. Dopo tante voci, ipotesi e piani, progetti e fasi, forse, e il forse bisogna evidenziarlo, pare che finalmente ci sia una decisione definitiva per le coppe europee.
Infatti, secondo le notizie che arrivano dalla Spagna, pare che la UEFA abbia trovato l’accordo con l’ECA per ciò che concerne la ripresa e il completamento delle edizioni 2019-2020 di Champions League e Europa League.
Si ricorda che, così come tutti i campionati nazionali, anche le coppe europee sono state sospese fino a data da destinarsi, rinviando quindi anche le date ufficiali delle finali, a causa dell’emergenza sanitaria globale e della pandemia che sta mietendo vittime e facendo collassare il mondo intero.
La crisi economica dovuta alla sospensione dello sport per affrontare al meglio il pericolo e la diffusione del contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19, rischia di far collassare l’intero sistema calcio, ma si sta lavorando per completare tutte le competizioni della stagione calcistica 2019-2020.
La priorità assoluta è completare i campionati, ma la UEFA e l’ECA hanno intenzione anche di disputare i restanti turni di Champions League ed Europa League, tanto da vagliare tre ipotesi:
- Final Four, a partire dalle semifinali, con partite a gara secca, in campo neutro e a porte chiuse
- Final Eight, a partire dai quarti di finale, sempre partite a gara secca, in campo neutro e a porte chiuse
- Gara secca, completando tutti i turni senza disputare partite d’andata e ritorno, sempre in campo neutro e a porte chiuse
Queste ipotesi, ovviamente, erano sempre legate all’impossibilità, nel caso, di riprendere regolarmente da dove si era sospeso, quindi disputando secondo il format vigente tutte le partite ancora in programma.
Tutte queste ipotesi, inoltre, contemplavano due possibili date in calendario:
- Disputare contemporaneamente ai campionati nazionali le partite di Champions League e Europa League, magari invertendo i turni dei primi nell’infrasettimanale e dei secondi nei weekend
- Completare i campionati nazionali entro la nuova deadline del 3 agosto, lasciando poi spazio per completare le coppe europee in due, massimo tre settimane
Ebbene, pare che l’accordo raggiunto da UEFA e ECA sia basato sulla creazione di un calendario che programma le fasi finali delle edizioni 2019-2020 di Champions League e Europa League ad agosto, confermando quindi la precedenza ai campionati nazionali.
Inoltre, secondo questo accordo, almeno sempre per quanto le voci spagnoli continuino ad evidenziare, dovrebbe prevedere la conclusione delle coppe europee addirittura in due settimane, così da non creare problemi di pianificazione alla stagione calcistica 2020-2021, che inizierebbe a settembre.
Il format, ovviamente, della Champions League e dell’Europa League verrebbe completamente sconvolto, visto che prevederebbe quanto segue:
- Le partite dovrebbero essere giocate in gara secca, quindi senza andata e ritorno
- Le partite si disputerebbero in campo neutro, scelto dalla UEFA
- Le partite si giocherebbero a porte chiuse, senza pubblico
Insomma, UEFA e ECA avrebbero scelto la terza ipotesi di cui sopra, ripartendo ovviamente dal completamento degli ottavi di finali con le ultime partite restanti, continuando con i quarti di finale, le semifinali, fino ad arrivare alle finali.
Con questo format, quindi, la stagione calcistica 2019-2020 addirittura finirebbe, non più il 24 agosto, ma il 17 agosto, dopo la quale i giocatori avrebbero ventuno giorni di vacanza, per poi ricominciare i ritiri “estivi” tra il 7 e il 14 settembre, dando spazio alla stagione successiva tra il 28 settembre e il 5 ottobre.
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