È pronto un emendamento del PD, approvato ieri dalle commissioni Bilancio e Finanze al cosiddetto decreto fiscale, che modificherà la legge Melandri risalente al 2008. In seguito a questi cambiamenti, saranno destinati alla FIGC il 10% dei proventi legati ai diritti TV, ovvero una somma pari a circa 110 milioni di euro annui. Questi soldi, verranno utilizzati per supportare i vivai delle squadre italiane, sostenendo i programmi di sviluppo e formazione delle giovanili dei club e aiutando nella costruzione e manutenzione degli impianti sportivi. Nel programma della FIGC lanciato nel 2015, infatti, è prevista l’apertura di 200 centri territoriali giovanili che saranno amministrati da Federcalcio. L’ente, si occuperò in toto della gestione del suddetto 10% di mutualità, distribuendo i proventi nel seguente modo:
- Il 6% verrà destinato alla Lega Serie B
- Il 2% verrà destinato alla Lega Pro
- L’1% verrà destinato alla Lega nazionale Dilettanti
- L’ultimo 1% resterà a disposizione della FIGC
La Lega Serie A dovrà assicurare non meno del 6% dei proventi derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi, al fine di supportare anche i campionati e le società dei livelli inferiori.
Restano inalterati, invece, i criteri di ripartizione, che riepiloghiamo di seguito:
- Una quota pari al 40% divisi tra tutte le partipanti alla Serie A in parti uguali
- Una quota del 30% variabile in base ai risultati sportivi raggiunti
- Una quota del 30% variabile a seconda del bacino di utenza
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