I commissari hanno giudicato la difesa di Vettel su Ricciardo come “potenzialmente pericolosa”
E’ assolutamente incredibile, ai limiti (se non oltre) del grottesco, quanto sta avvenendo nel post gara del Gran Premio del Messico.
Come se non bastasse il siparietto del podio, con Verstappen praticamente (e giustamente) tirato giù dallo stesso dopo la penalità di 5″ subita, con Vettel quasi preso di forza e mandato nello stadio con Hamilton e Rosberg, ecco la decisione che definire clamorosa è dir poco.
I commissari di gara hanno inflitto al ferrarista una penalità di 10″ per una condotta definita “potenzialmente pericolosa” nel difendersi dall’attacco di Ricciardo, alla staccata di curva 4, nel corso del penultimo giro. Seb inoltre avrebbe anche operato un cambio di traiettoria “anomalo”.
Una decisione RIDICOLA, frutto di un chiarissimo errore di valutazione di Whiting e della sua cricca. Innanzitutto, com’è possibile infliggere una sanzione più dura a Vettel che a Verstappen, con tutto quello che ha combinato in gara (Rosberg è un miracolato ad aver visto la bandiera scacchi).
Quindi, da cosa è derivato l’attacco di Ricciardo? Dalla condotta di gara palesemente scorretta dell’olandese, che prima taglia la chicane iniziale, poi non restituisce la posizione pur essendosi chiaramente avvantaggiato dalla manovra e pur essendo stato invitato a farlo, subito dopo, dal muretto (benchè la Red Bull, in maniera goffa, abbia provato a smentire di aver impartito un tale ordine al proprio pilota). Come se non bastasse, Max ha fatto da tappo, permettendo a Ricciardo di rinvenire in quattro e quattr’otto sul tedesco.
Arrivabene aveva promesso fuoco e fiamme se i commissari non avessero penalizzato Verstappen. Con questa decisione (Vettel scala in 5° posizione), se in Ferrari hanno gli attributi, scateneranno una tempesta di quelle memorabili.
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