Fuori Drago, dentro Camplone. In casa Cesena la decisione che era nell’aria da qualche settimana è stata ufficializzata cinque giorni fa. Con la speranza di ottenere risultati immediati, specie dal punto di vista dei risultati. Un aspetto urgente che, nel day after della gara in casa delle Rondinelle, dovrà per forza essere rimandato almeno di una settimana.

Il 3-2 patito in Lombardia racconta di una squadra migliorata per temperamento e capacità di reazione, essendo riuscita a pareggiare una gara quasi compromessa col doppio svantaggio rimediato dopo soli venti minuti. Ma l’altra faccia della medaglia presenta un gruppo ancora incapace di mettere fine all’emorragia di sconfitte e al digiuno di vittorie.

Dopo tredici incontri i bianconeri hanno messo a referto la miseria di dieci punti, vincendo soltanto una partita e perdendone cinque. A Brescia si è anche assistito a una doppia anomalia, positiva e negativa: due reti realizzate in 90 minuti (solo otto nelle precedenti 12 giornate), tre centri incassati (contro gli undici presi in totale prima di ieri). Troppo presto per tirare le somme, ma c’è una certezza: migliorare il dato sui gol fatti è solo il primo passo di una montagna enorme da scalare. Che da qualche ora, classifica alla mano, fa ancora più paura.