Notte di tensione in casa Juventus dopo la pesante sconfitta contro il Como. Il malumore, già palpabile da giorni, è esploso definitivamente e nelle ultime ore starebbe maturando una decisione che potrebbe cambiare tutto: Igor Tudor sarebbe ormai a un passo dall’esonero.
Già alla vigilia del match del ‘Sinigaglia’ si era percepito che qualcosa non andava. La conferenza pre-partita del tecnico croato aveva lasciato trapelare un certo nervosismo, specie quando aveva accennato – con tono polemico – alle risorse economiche investite dal collega del Como, definito ironicamente “l’allenatore milionario”. Una frecciata che molti, dentro e fuori Vinovo, avevano letto come il segnale di una tensione crescente.
La sconfitta di Como ha solo aggravato la crisi. La squadra bianconera appare spenta, confusa e priva di reazione, incapace non solo di vincere ma persino di pareggiare. E adesso il calendario non aiuta: all’orizzonte ci sono Real Madrid in Champions League e la Lazio di Sarri all’Olimpico. Due impegni che potrebbero segnare il destino del tecnico.
La Juve prepara la rivoluzione: un ex bianconero pronto a subentrare
Secondo indiscrezioni rilanciate da Calciomercato.it, la società non starebbe più perdendo tempo. Nelle ultime ore si parla apertamente di avvicendamento in panchina, e il nome più caldo è quello di Raffaele Palladino, ex allenatore di Monza e Fiorentina.
Il direttore tecnico François Modesto sarebbe stato avvistato a Milano in un incontro riservato proprio con Palladino, segnale che le trattative sarebbero già a uno stato avanzato. L’ex trequartista napoletano, oggi svincolato, rappresenterebbe la soluzione più immediata e gradita alla dirigenza, complice anche il suo passato da giocatore juventino – 57 presenze in bianconero tra il 2005 e il 2008.
Palladino, protagonista di una cavalcata straordinaria col Monza e autore di una buona stagione con la Fiorentina, è considerato un tecnico moderno, con idee offensive e capacità di valorizzare i giovani. E soprattutto, avrebbe il pieno appoggio dello spogliatoio.
L’ombra dei grandi nomi e la mossa a sorpresa
Nei giorni scorsi si erano fatti altri nomi altisonanti per un eventuale dopo-Tudor: Spalletti, Mancini, addirittura Zidane. Ma nessuna pista sembrava realmente percorribile a stagione in corso.
Ecco perché la scelta di Palladino, se confermata, avrebbe del clamoroso: un ritorno “di cuore”, con un allenatore cresciuto alla Juventus e pronto a rilanciare un gruppo smarrito.
Le prossime ore saranno decisive. A Torino il clima è incandescente, e secondo fonti interne il nuovo allenatore potrebbe già essere in città. L’era Tudor sembra arrivata al capolinea.