
Uno degli episodi più discussi di Napoli-Pisa è arrivato nel primo tempo, quando Kevin De Bruyne ha commesso fallo su Mehdi Leris all’interno dell’area di rigore. In un primo momento sembrava che l’arbitro Valerio Crezzini dovesse assegnare il penalty ai nerazzurri, ma l’intervento del VAR ha cambiato radicalmente la decisione.
Il direttore di gara è stato richiamato al monitor e le immagini hanno mostrato con chiarezza due momenti distinti. Nel primo, De Bruyne calpesta il piede di Leris proprio sulla linea dell’area, che per regolamento fa parte della superficie di rigore. Questo avrebbe dovuto significare penalty per il Pisa.
Tuttavia, il VAR ha poi ricostruito l’intera azione, mostrando come pochi istanti prima Leris fosse caduto sul pallone toccandolo con la mano. Un dettaglio fondamentale che ha permesso all’arbitro di valutare l’episodio nella sua interezza. Dopo aver rivisto le immagini, Crezzini ha spiegato pubblicamente allo stadio che il tocco di mano era “punibile”, quindi il rigore non è stato concesso.
La decisione ha scatenato le proteste della panchina pisana, con l’allenatore Alberto Gilardino che a fine partita ha definito l’episodio “imbarazzante”, sottolineando come la sua squadra si sia sentita penalizzata.
La gestione del caso ha comunque mostrato un cambio di rotta rispetto alle polemiche della settimana precedente, quando durante Milan-Bologna un rigore era stato revocato valutando soltanto una parte del contatto. Questa volta, infatti, il VAR ha fornito all’arbitro tutta la sequenza dell’azione, consentendo una decisione più completa, anche se destinata a far discutere ancora a lungo.