Sembrava che il matrimonio Rooney-United fosse destinato a continuare, almeno per un altro anno, nonostante il notevole calo fisico del leggendario numero 10 del Manchester, e di conseguenza il minutaggio decisamente calato nell’ultima stagione, ma alla fine la voglia del ragazzo di Liverpool di continuare a giocare con più continuità sta per avere la meglio. Ma non ci sono gli Stati Uniti d’America, dietro la scelta di Rooney, né la Cina, né l’Australia, ma una grande storia di cuore, che adesso avrebbe una svolta quasi da romanzo. Wayne Rooney potrebbe infatti tornare all’Everton, la squadra di casa sua, la squadra che a soli 17 anni l’ha fatto debuttare in prima squadra, e a 19 anni l’ha lanciato nel calcio che conta.

 

 

Per il ritorno a Goodison Park sembra infatti ormai questione di ore: secondo il ‘Sun‘ e altri tabloid, l’attaccante della Nazionale inglese non si unirà ai Red Devils per la tradizionale tournée estiva che si terrà negli Stati Uniti a partire da domenica, perché in procinto di partire per l’Everton con la formula di un prestito annuale. I Toffees infatti non sarebbero in grado di garantire al “Figliol Prodigo” il ricco stipendio che lo United gli assicura (250mila sterline a settimana, quasi 13 milioni di sterline l’anno) ma ne pagherebbero la metà, con la situazione che poi andrebbe a definirsi alla fine della stagione 2017-18, quando Rooney sarebbe vicino alla scadenza del contratto (30 giugno 2019).

 

La grande campagna acquisti dell’Everton, che finora ha acquistato Pickford, Keane, Klaassen e Ramirez, potrebbe continuare anche con l’arrivo di Olivier Giroud dall’Arsenal, oltre che il ritorno di Wayne Rooney, dopo 14 anni.