Operazione Lampo dell’Al Nasr che si assicura João Félix battendo la concorrenza del Benfica e altri club europei.
In una mossa che ha colto di sorpresa il panorama calcistico europeo, l’Al-Nassr, club di punta della Saudi Pro League, ha finalizzato l’acquisizione dell’attaccante portoghese João Félix dal Chelsea.

La notizia è arrivata del tutto inaspettata nella serata del 27 luglio. L’annuncio ha segnato la conclusione di una trattativa lampo, corroborata quasi istantaneamente da fonti autorevoli come Sky Sports e la stessa Gazzetta dello Sport, che hanno descritto un’operazione fulminea che ha spiazzato addetti ai lavori e tifosi.
Al giocatore è stata immediatamente concessa l’autorizzazione a volare verso Riad per sostenere le visite mediche ponendo di fatto fine alla sua breve e complessa parentesi a Stamford Bridge.
Il trasferimento in Arabia Saudita solleva un interrogativo fondamentale sul futuro di Joao Félix: si tratta di un rilancio tecnico o di un esilio dorato?
Da un lato, un campionato con minori pressioni tattiche e mediatiche, un ruolo da protagonista indiscusso e la piena fiducia dell’ambiente potrebbero essere gli ingredienti perfetti per liberare finalmente il suo immenso talento creativo, spesso imbrigliato nelle rigide strutture difensive del calcio europeo.
Joao Felix in Arabia potrebbe ritrovare la gioia di giocare e quella continuità di rendimento che gli è sempre mancata.
D’altro canto, il rischio concreto è quello di uscire dai radar del calcio di vertice, compromettendo la sua visibilità a livello internazionale e la sua posizione nella nazionale portoghese in vista dei prossimi grandi tornei.
La sua scelta è una scommessa audace: puntare su un periodo di successi in un campionato emergente per ricostruire fiducia e valore di mercato, con la speranza, forse, di un futuro ritorno in Europa da protagonista. Il pericolo è che il mondo del calcio lo percepisca come un talento che ha anteposto il guadagno alla gloria, un “esiliato di lusso” piuttosto che un campione ritrovato.
Accordo economico tra Chelsea e Al Nasr:
L’accordo tra Chelsea e Al-Nassr si distingue per la sua complessa architettura finanziaria, studiata per soddisfare le esigenze di bilancio del club londinese. La struttura del trasferimento è così articolata:
- Cifra Iniziale: L’Al-Nassr verserà una quota fissa di 30 milioni di euro (£26.2 milioni) nelle casse del Chelsea.
- Bonus e Add-ons: A questa base si aggiunge una cospicua parte variabile. Attraverso una serie di bonus legati alle prestazioni del giocatore e ai risultati del club, il valore totale dell’operazione potrà raggiungere una cifra complessiva di circa 50 milioni di euro (£43.7-£44 milioni). Questo importo permette al Chelsea di recuperare quasi interamente l’investimento di circa £45 milioni sostenuto appena un’estate prima per acquistare il giocatore a titolo definitivo dall’Atlético Madrid.
- La Clausola Strategica: L’elemento più significativo dell’intesa, evidenziato da Romano, è l’inclusione di una “pesante clausola sulla futura rivendita” (heavy sell-on clause). Questo dettaglio non è secondario, ma rappresenta un pilastro della strategia finanziaria del Chelsea.
Questa operazione non è un semplice trasferimento di denaro, ma un esempio di ingegneria finanziaria avanzata. Il Chelsea, operando sotto la stretta sorveglianza delle normative sulla redditività e sostenibilità della Premier League (PSR), aveva la necessità impellente di evitare una minusvalenza a bilancio.
L’accordo raggiunto consente al club di contabilizzare immediatamente i 30 milioni di euro della parte fissa.
Allo stesso tempo, la struttura dei bonus e, soprattutto, la clausola sulla rivendita, trasformano un potenziale problema finanziario in un asset strategico a lungo termine.
Il club londinese scommette sulla possibilità che Félix, a soli 25 anni, possa rilanciarsi e generare un ulteriore trasferimento in futuro, garantendosi una percentuale significativa su tale eventuale operazione.
Questo trasferimento diventa così un caso di studio su come i club europei stiano adattando le proprie strategie per interagire con la soverchiante potenza economica saudita, bilanciando le esigenze contabili immediate con potenziali guadagni futuri.
Il Sogno Infranto del Ritorno a casa: il Benfica ha Perso il suo Figliol Prodigo
Prima dell’inserimento dell’Al-Nassr, il ritorno di João Félix al Benfica era molto più di una semplice indiscrezione. Si trattava di una trattativa concreta, in stato avanzato e data per probabile da numerose fonti internazionali.
L’esperto di mercato tedesco Florian Plettenberg di Sky Germany aveva confermato che il club portoghese stava “spingendo” con decisione per chiudere l’accordo, definendo l’operazione “probabile”.
Lo stesso entourage del giocatore si era mostrato “ottimista” riguardo alla positiva conclusione del ritorno a Lisbona, e il calciatore stesso aveva espresso in più occasioni la sua netta preferenza per il club che lo aveva lanciato nel calcio d’élite.
La Gazzetta dello Sport, in un articolo del 21 luglio, si era spinta oltre, descrivendo il ritorno di Félix al Benfica come “cosa fatta” e sottolineando come il giocatore avesse finalmente raggiunto il suo obiettivo di tornare a casa. Questo contesto rende il successivo colpo di scena saudita ancora più clamoroso e inaspettato.
Il “Dirottamento” Saudita: Cronaca di un Sorpasso
Il termine “hijack” (dirottamento) è stato ampiamente utilizzato dalla stampa internazionale per descrivere l’irruzione dell’Al-Nassr nella trattativa.
Mentre il Benfica stava limando gli ultimi dettagli di un accordo basato su un progetto sportivo e un legame affettivo, il club di Riad ha agito con una rapidità e una potenza di fuoco economica che si sono rivelate insostenibili per la dirigenza portoghese.
Le negoziazioni si sono sviluppate a un ritmo vertiginoso, chiudendosi nel giro di 24-48 ore, un lasso di tempo che ha completamente tagliato fuori il Benfica, lasciandolo senza alcuna possibilità di contro-offerta.
Questa vicenda va oltre la semplice dinamica di un’asta al rialzo e segnala un cambiamento fondamentale negli equilibri del potere contrattuale nel calcio globale. Il Benfica offriva a Félix un progetto sportivo e sentimentale: il ritorno a casa, un ruolo da protagonista assoluto in un club prestigioso che partecipa alla Champions League e il calore di una tifoseria che lo considera un idolo. L’Al-Nassr, d’altro canto, ha messo sul tavolo un pacchetto economico di un’altra categoria.
La scelta finale del giocatore dimostra come la proposta saudita sia stata così totalizzante da scavalcare non solo l’offerta economica del Benfica, ma anche il progetto tecnico e la volontà iniziale dello stesso calciatore.
Questo episodio segna un punto di svolta: la Saudi Pro League non è più soltanto una destinazione per giocatori a fine carriera, ma un concorrente diretto dei top club europei per l’acquisizione di talenti nel pieno della loro maturità agonistica.
La decisione di Félix suggerisce che, per alcuni atleti, la garanzia economica può ora avere la precedenza sull’ambizione di vincere i trofei più prestigiosi in Europa, una nuova realtà con cui club storici come il Benfica devono inevitabilmente confrontarsi.
Prospettive e Incognite: Il Futuro di Félix Sotto l’Ala di Cristiano Ronaldo
All’Al-Nassr, João Félix troverà un ambiente studiato per favorire il suo rapido inserimento. Il fattore chiave è la presenza del suo connazionale e icona del calcio mondiale, Cristiano Ronaldo, il quale, secondo diverse fonti, avrebbe svolto un ruolo attivo nel convincere il giovane attaccante ad accettare il trasferimento.
A guidare la squadra c’è inoltre l’esperto allenatore portoghese Jorge Jesus, un tecnico che conosce profondamente il calcio lusitano e le caratteristiche di Félix.
Questo nucleo portoghese, unito alla presenza di altri giocatori lusofoni nel campionato, dovrebbe creare un contesto familiare e accogliente, ideale per un giocatore che ha sempre dimostrato di rendere al meglio quando si sente supportato e compreso.
La Carriera Itinerante di Felix alla Ricerca della Stabilità Perduta
Questo trasferimento rappresenta l’ultimo, sorprendente capitolo di una carriera finora caratterizzata da una costante instabilità.
Dopo la sua folgorante esplosione con la maglia del Benfica, Félix ha faticato a trovare continuità e un ruolo tattico definito, prima all’Atlético Madrid di Diego Simeone, poi nelle sue due parentesi al Chelsea (in prestito e a titolo definitivo) e infine nel breve prestito al Milan.
A 25 anni, un’età in cui un talento del suo calibro dovrebbe trovarsi all’apice della propria carriera, si trova invece di fronte a un bivio cruciale, alla ricerca di quel progetto tecnico e di quella stabilità che finora gli sono mancati.
Tesoretto al Chelsea per Sbloccare l’Affare Xavi Simons
La cessione di João Félix non è un’operazione isolata, ma un tassello fondamentale e propedeutico nella strategia di mercato del Chelsea. Numerose fonti, tra cui Sky Sports, hanno esplicitamente collegato la sua partenza alla capacità del club di accelerare su altri obiettivi di prim’ordine.
a politica della dirigenza dei Blues è chiara e rigorosa: i nuovi acquisti di peso sono direttamente dipendenti dalle uscite (“further new signings this summer are dependent on exits”).
La vendita del portoghese, che si aggiunge a quelle già finalizzate di Noni Madueke, Djordje Petrovic e Kepa Arrizabalaga, fa parte di un piano più ampio volto a sfoltire una rosa numerosa e a generare la liquidità necessaria per finanziare ulteriori investimenti.
Obiettivo Xavi Simons: L’Assalto Finale al Talento Olandese
Il nome in cima alla lista dei desideri del Chelsea è quello di Xavi Simons, talentuoso trequartista olandese di proprietà del RB Leipzig. Le trattative tra i due club sono già in una fase avanzata (“advanced talks”). Il giocatore si è mostrato affascinato dal progetto tecnico del Chelsea e le discussioni per definire i termini del contratto personale sono a buon punto.
La valutazione che il club tedesco fa di Simons si attesta tra i 60 e i 70 milioni di euro (£60m), una cifra considerevole che, grazie alla liquidità ottenuta dalla cessione di Félix, diventa ora un obiettivo molto più concreto e raggiungibile per il Chelsea.
L’analisi del mercato del Chelsea rivela un sistema complesso e interconnesso, un vero e proprio gioco di incastri finanziari dove ogni mossa ne abilita un’altra. La vendita di Félix non è stata semplicemente una buona notizia, ma la conditio sine qua non per poter sferrare l’attacco decisivo a Simons. Il club londinese aveva individuato in Simons un obiettivo primario, un talento generazionale dal costo elevato.
Tuttavia, i rigidi paletti imposti dalle normative finanziarie della Premier League limitavano la capacità di spesa. João Félix rappresentava un asset in bilico: un costo d’acquisto elevato, un rendimento al di sotto delle aspettative e un ingaggio pesante. Trovare un acquirente disposto a investire una cifra vicina al suo valore di ammortamento era una priorità assoluta.
L’offerta dell’Al-Nassr è emersa come la soluzione ideale, risolvendo il “caso Félix” e fornendo contemporaneamente i fondi necessari per finanziare l’operazione Simons.
Di conseguenza, l’intera strategia estiva del Chelsea per il reparto offensivo ruotava attorno a questo snodo cruciale. Senza la sua partenza per l’Arabia Saudita, l’assalto a Xavi Simons sarebbe stato, con ogni probabilità, finanziariamente insostenibile.