Calciomercato Juventus, continuano i contatti tra i bianconeri e l’entourage di Gundogan

Archiviata la finale -vincente- di Coppa Italia, per la Juventus è venuto il momento di rituffarsi nel mercato: nella lista degli obiettivi stilata dal direttore generale Beppe Marotta e dal suo fidato braccio destro Fabio Paratici sono rimasti ancora alcuni obiettivi. Il primo fra tutti è un centrocampista centrale, un interno si direbbe oggi, in grado di non far pesare l’addio di Vidal e Pirlo, oltre all’infortunio del neo acquisto sfortunato Khedira, che ne avrà per una quarantina di giorni.

Il primo della fatidica lista è Ilkay Gundogan, mediano tedesco ma di chiare origini turche classe ’90 di proprietà, dal 2011, del Borussia Dortmund che, per averlo all’interno della propria rosa, ha sborsato poco più di 10 milioni di euro al Norimberga. Gundogan è reduce da una stagione piuttosto travagliata e nella quale non ha trovato moltissimo spazio: solo 25 presenze e 3 reti per un giocatore che, soltanto due anni fa, ha subito un gravissimo infortunio alla schiena che lo ha costretto a saltare praticamente tutta quell’annata, chiusa con sole 3 presenze in partite ufficiali.

Le poche presenze di quest’anno sono senz’altro dovute ai postumi di quell’infortunio, ma la volontà da parte del giocatore -eventualmente- di cambiare aria e le qualità dello stesso non sono assolutamente in discussione: stiamo parlando di un talento vero. La Juventus, ovviamente, tutto questo lo sa ed è pronta a dare l’assalto al quasi 25enne nel giro della nazionale tedesca: i contatti con il suo entourage, infatti, dopo il ko di Khedira, si sono intensificati ulteriormente riuscendo sostanzialmente a trovare un’intesa riguardante l’ingaggio: 4,5 milioni di euro netti più bonus.

Nelle ultime ore, inoltre, Marotta ha effettuato qualche sondaggio con il club di appartenenza di Gundogan, ossia il Borussia Dortmund, ma le richieste dei gialloneri sono piuttosto elevate e pretenziose: 30 milioni di euro. La Juventus non ha alcuna intenzione di svenarsi troppo per un ragazzo le cui condizioni fisiche rimangono un grosso punto interrogativo, motivo per cui non sembrerebbero disposti ad andare oltre i 15-18 milioni di euro. Il margine è ampio, ma con il passare del tempo potrebbe ridursi drasticamente, dal momento che il Borussia ha la necessità di far cassa ed il giocatore di cambiare aria. Nelle prossime ore sono attesi sviluppi.

Calciomercato Juventus, Siviglia in pressing su Llorente ed Isla

Non solo entrate ma anche uscite: la Juventus deve fare i conti con numerosi interessi da parte di altrettanti club per alcuni elementi che, al momento, non sembrano essere al centro del nuovo progetto bianconero.

Il primo della lista, a dispetto delle parole di Allegri, è Fernando Llorente. Il Re Leone, che è subentrato a Mandzukic nella Supercoppa Italiana per circa 15 minuti, ha ormai le valige pronte da tempo. Su di lui è piombata mezza Europa, ma la squadra che sembra essere più avanti al momento sembra essere il Siviglia. Il club andaluso, che domani sarà impegnato nella finale di Supercoppa Europea contro il Barcellona, continua anche a lavorare sul mercato.Il tecnico Unay Emery, infatti, è stato chiaro con la dirigenza del suo club: vuole Llorente come rinforzo da schierare al centro dell’attacco e del suo nuovo progetto, lo vuole a tutti i costi.

Non solo Llorente, però, è un obiettivo del Siviglia che verrà: un altro nome caldo è Mauricio Isla.

Il cileno, al rientro alla base dopo un’annata discreta con il QPR -club nel quale, però, non ha brillato come ai tempi dell’Udinese- è stato voluto da Massimiliano Allegri all’interno della rosa bianconera (sabato era in panchina) in quanto elemento in grado di agire come mediano, esterno destro e terzino. Il suo futuro, però, sia nel caso in cui arrivasse un’offerta importante sia nel caso in cui dal mercato arrivi un elemento altrettanto poliedrico, Isla partirà.

Calciomercato Juventus, quanti esuberi! 22 giocatori in cerca di sistemazione

Un grave -e gravoso- problema è alla finestra in casa Juventus: gli esuberi. Stiamo parlando di giocatori più o meno giovani rientrati dai vari prestiti in giro per l’Europa o saliti per forza di cose dalla Primavera in quanto non più in età per quel campionato giovanile; elementi diversi sia per ruolo che per età, ma tutti accomunati dallo stesso denominatore: dovranno partire in quanto, al momento, si stanno tutti allenando da soli poiché in prima squadra per loro di posto non ce n’è.

Tra i vari nomi più o meno sconosciuti spicca certamente Hordur Magnusson, difensore centrale classe ’93 reduce da una stagione al Cesena nel quale ha trovato poco spazio ma che, comunque, ha dimostrato di poter stare in Serie A: per lui si propenderà per un ulteriore prestito, magari proprio agli emiliani.

Un altro elemento di spicco è Fausto Rossi, rientrato alla base dal buon prestito al Cordòba, club della Liga spagnola. La volontà della Juventus sarebbe quella di cederlo a titolo definitivo, magari all’Udinese, che già da un paio d’anni ha palesato un timido interesse.

Lo stesso discorso andrebbe fatto per Marcel Buchel che quest’anno al Bologna è stato protagonista della promozione: su di lui, però, solo e soltanto squadre di Serie B, con il Lanciano in pole per l’ex Cremonese. Il salto di categoria dovrà aspettare.

Resta un enorme punto interrogativo sul futuro dei vari Kabashi (l’anno scorso al Den Bosch) e Bouy (Panathinaikos), Pasquato (Pescara) e Diagne (Waterloo), tutti in attesa di offerte in grado di dare una sorta di rilancio alla propria carriera, al momento piuttosto bloccata.

Per quanto riguarda gli elementi che, per questioni anagrafiche, dovranno lasciare la Primavera, si prospetta un futuro ancora in bianconero per Sakhor (assoluta delusione dell’anno, in quanto dal norvegese tutti si aspettavano il salto di qualità che non è avvenuto) che potrebbe rimanere nella formazione giovanile come fuori quota. Si prospetta un futuro in Lega Pro, invece, per Buenacasa e Bnou-Marzouk, mentre per Blanco Moreno si propenderà per una sistemazione in cadetteria.

Rescissione in vista, invece, per Troisi, Marin e Margiotta.