Termina 1-3 per l’Inter il match, valido per la quattordicesima giornata del campionato di Serie A, con il Cagliari. A segno per i nerazzurri il solito Mauro Icardi che realizza una doppietta. Nel mezzo prima Brozovic, poi Pavoletti a riaprirla per i sardi. Squadra di Spalletti che, con questa vittoria, sale in vetta solitaria almeno per una notte, in attesa delle gare di domani. Rossoblù, invece, sconfitti, ma a testa alta. La squadra di Lopez ha messo sotto l’Inter per i primi 30 minuti di gara. 

Un Luciano Spalletti molto soddisfatto quello che si è presentato ai microfoni nel post-partita. Il tecnico nerazzurro, ha infatti sottolineato la bravura della sua squadra nel saper sfruttare l’occasione giusta per colpire, in una partita tutt’altro che scontata. Meno bene, invece, secondo il tecnico, la partenza dei suoi. Inter che ha sofferto pesantemente l’irruenza atletica dei calciatori del Cagliari, bravi a creare sempre superiorità a centrocampo. Prevalenza tappata, però, da Spalletti con un cambio in corsa: passaggio da 4-2-3-1 a 3-5-1-1. Cambio modulo che ha portato il tecnico, come egli stesso ha sottolineato, a tenere meglio le distanze, far circolare la palla a due tocchi e eliminare la sovrabbondanza di uomini che andavano ad occupare la metà campo nerazzurra.

Diverse analisi anche per quanto riguarda i singoli. Candreva, Brozovic, e Icardi, coloro che si conquistano il plauso finale del tecnico. Per quanto riguarda il nazionale italiano, sempre a centro di critiche, Spalletti ha dichiarato:“Antonio deve ascoltare noi. Nessuno lo ha mai criticato. I compagni hanno grande fiducia in lui, ha corsa e qualità”. Situazione Brozovic, però, un po’ diversa. Se il croato ha una caratteristica su tutte è quella relativa alla sua incostanza. Problema che lo ha condizionato da un futuro ancor più roseo di quello presente, dato che le doti qualitative sono indiscusse.“Brozovic è un calciatore che attacca bene gli spazi e sa come far male se viene lasciato libero”. L’elogio finale, da parte dell’ex allenatore della Roma va bello diritto verso una direzione: Mauro Icardi. L’attaccante argentino, lodato dal suo tecnico prima per la sua personalità, poi per l’enorme qualità nel risolvere gare complicate.