E alla fine il giovane Julian ha fatto breccia nel cuore del Borussia Dortmund. Incredibile come possano cambiare i giudizi da un anno all’altro. A febbraio del 2016, quando prese il posto dell’esonerato Stevens, a Nagelsmann fu affidato il compito più arduo: salvare una squadra in grossa difficoltà dalla zona retrocessione. All’epoca l’Hoffenheim era penultimo e mancavano appena tredici giornate alla fine del campionato. Ma il tecnico classe 1987, il più giovane nella storia della Bundesliga, quel traguardo lo centrò a pieno voti.
Oggi la situazione è a dir poco incredibile. I biancazzurri si ritrovano al terzo posto, dopo il successo per 1-0 ai danni del Bayern Monaco che, tra andata e ritorno, ha ottenuto un solo punto contro Kramaric e compagni, nel primo confronto tra le mura amiche. L’autentica rivelazione stagionale in Germania, al punto che potrebbe addirittura arrivare un’impensabile qualificazione alla prossima edizione della Champions League.
Al momento la classifica dice 51 punti (frutto di 13 vittorie, 12 pareggi e appena 2 sconfitte), uno in più rispetto proprio al Borussia Dortmund. Che già comincia a pianificare il proprio futuro e che, appunto, ha messo nel mirino il prodigio Nagelsmann. Un predestinato dalle idee concrete e dal modo di vedere il calcio molto simile a quello di un “futuro precedessore” come Jurgen Klopp, uno che ha fatto la storia dei gialloneri. Il paragone è pesante, non c’è dubbio. Ma, almeno in prospettiva, al diretto interessato di sicuro non tremeranno le gambe.
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