Gotze, da Rio un calvario interminabile
Mario Gotze è l’uomo che assegnò il Mondiale 2014 alla Germania con quel gol nei minuti finali contro l’Argentina di Leo Messi. Quasi tre anni dopo è un giocatore scomparso dai radar europei.
In seguito alla fallimentare esperienza al Bayern Monaco dove ha trovato poco spazio con Guardiola, il figliol prodigo è tornato nella squadra che lo aveva posto sul palcoscenico mondiale come uno dei massimi talenti della fabbrica calcistica tedesca, il Borussia Dortmund.
Invece, molteplici problemi muscolari gli hanno impedito di superare la soglia dei 24 minuti giocati da inizio stagione. Ieri il clamoroso comunicato del Borussia nel quale viene affermato che Gotze dovrà restar fuori dal campo per un determinato periodo di tempo per un “disturbo al metabolismo”.
Inspiegabile la caduta del giovine tedesco da quella notte mondiale di Rio. Era stato uno dei principali obiettivi di mercato della Juventus nel corso dell’estate 2014, oggi è un giocatore alla ricerca di un’identità e di una serenità fisica.
Nelle prossime settimane Gotze proverà a risolvere questo problema, senza la pressione di dover rientrare nel più breve tempo possibile. Certamente, una situazione che difficilmente si è vista in passato nel mondo del calcio e che potrebbe spiegare i motivi del declino del tedesco.
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