Nella 21esima giornata della Primeira Liga-il massimo campionato portoghese-è accaduto qualcosa di storico e statisticamente rilevante, e non solo per il calcio lusitano: il Benfica ha sconfitto in casa con un netto 10-0 il Nacional.
Allo “Estadio Da Luz” si son visti tutti i 30 punti di differenza fra i padroni di casa di Bruno Lage, secondi a quota 50, e la formazione di Madeira, allenata da Costinha-vecchia conoscenza del calcio italiano, ha chiuso la carriera all’Atalanta-terzultima a quota 20.
Inizio choc per gli ospiti, con il vantaggio dei capitolini arrivato già dopo 32 secondi, il gol più veloce del torneo finora lo realizza Alejandro Grimaldo, chiudendo una spettacolare azione palla a terra.
Sale poi in cattedra Seferovic, l’attaccante svizzero realizza una doppietta fra il 21′ e il 27′.
I primi venti minuti della ripresa sono un autentico massacro: segnano in rapida successione, fra il 50′ e il 64′, Joao Feliz, Pizzi su rigore, Francisco Reis Ferreira e Ruben Dias.
Poi calma piatta fino agli ultimi 5 infuocati minuti: fra l’85’ e il 90′ due reti di Jonas Gonçalves Oliveira intervallate dal gol di Rafa Silva.
A dir poco imbarazzante la prestazione della retroguardia ospite, particolarmente inguardabile nella ripresa, in cui praticamente regala 7 gol.
Una vittoria certamente da record: in Portogallo non si vedeva un successo di tali proporzioni da qualcosa come 55 anni, l’ultima volta era successo nella stagione 1964/65 e sempre con il Benfica protagonista, che inflisse in casa un fantascientifico 11-3 all’ormai estinto Seixal.
Uno storico successo che la società di Lisbona dedica come regalo di 60° compleanno-proprio il 10 Febbraio- a Fernando Chalana, ex stella del Benfica, ormai gravemente malato di Alzheimer, in un’atmosfera commovente al Da Luz, con il tecnico di casa Lage in lacrime
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