Giornata storica per la Catalogna, chiamata a esprimersi sull’indipendenza dalla Spagna. Un referendum illegale secondo il governo spagnolo, che non intende assecondare le mire indipendentistiche dei catalani e che fino a qualche giorno fa aveva tentato di impedire alla comunità catalana di votare l’indipendenza. Oggi a Barcellona ci sono stati scontri con la polizia e la giurisdizione catalana, per motivi di ordine pubblico, ha deciso di giocare la sfida a porte chiuse. I seggi sono stati aperti stamattina e fin dalla mattinata ci sono stati scontri fra indipendentisti e polizia.
Carles Puyol, attraverso il proprio profilo Twitter, si è schierato a favore del referendum: “Votare è democrazia”. Stesso pensiero espresso dall’allenatore del Manchester City Pep Guardiola: “Io ho votato, per posta. Oggi non si vota per l’indipendenza, ma per la democrazia. Non chiediamo l’indipendenza, ma il permesso di votare. Il referendum è legale”.
Tensione e attimi di panico per tutta la giornata in tanti seggi della Catalogna, questa mattina. Scontri a Girona, spari da parte della polizia nazionale, tantissimi feriti a causa di cariche tanto veementi da far pensare che il governo spagnolo abbia “calcato” la mano. Anche Xavi ha espresso il suo disaccordo con il governo spagnolo per la “gestione” degli indipendentisti e si è scagliato contro la decisione di osteggiare in modo diretto e perentorio il referendum.
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