Il caso Neymar continua a tenere banco per il Barcellona. Il trasferimento del brasiliano dal Santos ai blaugrana potrebbe costare al diretto interessato addirittura due anni di carcere. La DIS, la società che deteneva il 40% dei diritti di Neymar quando era un giocatore del Santos, considerato l’effetto della sua cessione al Barcellona, ha chiesto presso la Corte Nazionale una condanna a cinque anni di carcere per il campione verdeoro e anche una squalifica di cinque anni.
La società ha chiesto la stessa pena anche per il padre, accusato di corruzione. L’accusa ha poi ridotto a due anni di carcere la sua richiesta di condanna per il calciatore aggiungendo una ammenda di 10 milioni di euro. Ma non è tutto: il fondo di investimento chiede anche otto anni di carcere per il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, e il suo predecessore, Sandro Rosell, e un risarcimento tra i 159 e i 195 milioni di euro per i danni che ha causato il trasferimento del giocatore al club spagnolo.
Nella sua requisitoria, il procuratore dell’Audiencia Nacional José Perals, ha chiesto l’archiviazione per il presidente del Barcellona Josep Maria Bartomeu, per mancanza di prove contro di lui, ma ha comunque avanzato la richiesta di 8,4 milioni di multa per il Barcellona e di 7 milioni per il Santos.
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