Dalle stelle alle stalle. È questo il percorso che Dean Saunders sta vivendo.
L’ex attaccante del Liverpool, ma anche dell’Aston Villa e del Derby Country, è stato infatti condannato a due mesi e mezzo di carcere. Il motivo? Presto spiegato.
I fatti- L’ex calciatore gallese, ed attuale opinionista sportivo di talkSPORT, è stato fermato lo scorso 10 maggio dalla polizia di Boughton, nel Cheshir, per sospetta guida in stato di ebbrezza.
Saunders era alla guida della sua Audi R8 quando il bolide ha iniziato stranamente a sbandare. Fermato ed invitato a scendere dalla vettura, l’ex bomber si è prima rifiutato di effettuare l’alcoltest sostenendo di essere affetto da una grave asma- come se questa fosse una giustificazione plausibile per sottrarsi al test- per poi iniziare ad insultare chiunque gli si parasse davanti.
Portato alla stazione di polizia di Boughton, Saunders ha continuato a rifiutarsi di eseguire l’alcoltest asserendo che fosse una procedura illegale.
Una volta tornato lucido ha poi ammesso una volta per tutte di aver bevuto due boccali di birra prima di mettersi alla guida.
La sentenza- Saunders, descritto dal giudice Nicholas Sanders come una persona che ” dato il suo successo passato e l’attuale popolarità, crede di essere al di sopra della legge”, si è detto innocente nelle prime due udienze.
All’ultima udienza svoltasi ieri, però, ha finalmente confessato di aver bevuto e di essersi rifiutato di eseguire l’alcoltest.
A nulla dunque è valsa l’arringa dell’avvocato difensore, Conor Johnstone, che sosteneva come lo sbandamento della macchina del suo assistito non fosse dovuto all’alcol, bensì ad una reazione delle pasticche che prende per curare l’ansia e le ginocchia malandate.
All’uscita dal tribunale Johnstone ha poi dichiarato che farà ricorso, descrivendo inoltre la sentenza come “eccessiva”.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.