Analisi Milan-Olympiakos 3-1: rossoneri devastanti con le due punte

Analisi Milan-Olympiakos 3-1: i rossoneri passano in svantaggio con la prima sortita offensiva dei greci, poi tornano a macinare gioco. Gattuso alla mezzora passa dal 4-3-3 al 4-4-2 per valorizzare Bakayoko in mediana e per creare le coppie sugli esterni, ma la vera svolta si ha quando entrano Cutrone e Calhanoglu.  

Il Milan riesce a vincere la seconda partita del “girone F” e si porta a 6 punti in classifica, staccando di 2 punti in Betis e di ben 5 l’Olympiakos, mettendo una seria ipoteca sul passaggio del turno. 
Ma andiamo ad analizzare la gara contro i greci, che tanto male si era messa al 14′ a causa dello stacco imperioso di Guerrero, che ha sfruttato un errore di posizionamento di Zapata, all’esordio stagionale.

I rossoneri hanno provato a rimettere subito la gara sui giusti binari, ma i greci si sono dimostrati una squadra ostica e ben messa in campo, capace anche di uscire palla al piede facendo rifiatare la difesa. 
I vari Natcho, Nahuel, Guilherme e, ovviamente, Yaya Tourè hanno tenuto bene il campo, palleggiando bene e permettendo di alleggerire dunque la pressione. 

milan-olympiakos

Il recupero palla per il Milan non era dunque dei più semplici, mentre “scardinare” la resistenza avversaria si stava rivelando un compito più arduo del previsto, anche per il rientrante Pipita. 
Gattuso è stato dunque abile a leggere bene la gara ed a passare già alla mezzora di gioco dal 4-3-3 al 4-4-2. 

Lo scopo era quello di creare le coppie sugli esterni (Rodriguez-Bonaventura e Calabria-Susu) e ampliare il peso specifico in area di rigore avversaria, affiancando Castillejo a Higuain. Ma non solo. Con il 4-4-2 si sarebbe dovuto, almeno teoricamente, sentire più a suo agio Bakayoko, più abituato a giocare in una mediana a due. 

Il cambio di modulo ha sortito senza dubbio effetti positivi, ma la versa svolta è arrivata grazie ai cambi. Già al 54′ Gattuso ha avuto il coraggio di giocarsi due sostituzioni, inserendo Cutrone e Calhanoglu per Castillejo e Bonaventura. 
Il turco ha smistato tantissimi palloni fantastici, mentre il baby bomber ha mandato in tilt la difesa avversaria, incapace di fare buona guardia contro i rossoneri schierati con il doppio centravanti. 

La partita è stata ribaltata ed il 3-1 finale sarebbe potuto essere ancora più rotondo se proprio allo scadere il tiro di Calhanoglu fosse entrato in rete anziché scagliarsi contro il palo a portiere battuto.

Dopo aver visto un Milan così devastante negli ultimi 20 metri, che ha saputo realizzare 3 gol tutti da dentro l’area di rigore (dopo che aveva realizzato gli ultimi 5 gol da fuori area contro Empoli e Sassuolo), cresce il rammarico per non aver in rosa un’altra prima punta in modo da poter sviluppare il 4-4-2 come modulo di partenza. 

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