Un bel gioco, dura tanto. Forse è questa la filosofia della Luxury Tax, una nuova tassa sul lusso creata dalla Uefa per rendere più competitivi i campionato. La notizia arriva dalla Finlandia, sede del Congresso Uefa in cui è nata l’idea di riequilibrare i campionati europei.
L’idea è semplice. Ogni club dovrà pagare una tassa del 10 per cento sull’acquisto di un top player. Se ad esempio il cartellino è di 50 milioni, il club deve pagare altri 5 milioni che andranno alle Leghe o verranno distribuiti alle partecipanti della Champions League.
Oltre a questa tassa, è allo studio una limitazione al numero di acquisti e cessioni che si possono fare nelle finestre di mercato in modo da “impedire” ai club di esercitare la propria natura aziendale. Una scelta forte e decisa quella della Uefa, che non vuole anestetizzare i campionato europei e vorrebbe renderli più combattuti. Si pensi al Celtic che domina da sei anni in Scozia, al Bayern Monaco che non ha rivali in Germania e alla Juventus, prossima a vincere l’ennesimo scudetto.
C’è voglia di rimettere tutto in discussione e soprattutto c’è l’intenzione di dare un chiaro segnale al calcio dei ricchi, dei magnati e degli sceicchi: il calcio è dei tifosi e tutti devono avere la possibilità di sognare.
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