Un Benevento d’assalto quello visto oggi al “Ciro Vigorito“, ma l’Ascoli si è difeso tenacemente e ha sventato i tanti pericoli creati dai padroni di casa. Fallisce l’opportunità, per i campani, di portarsi momentaneamente in vetta, mentre i marchigiani mantengono il loro posto a metà classifica, con un occhio anche ai piani più alti.
Nel primo tempo i giallorossi hanno sfiorato il gol prima con Ceravolo, che colpisce il palo, poi con Cisse, che nel prosieguo dell’azione tira incredibilmente fuori a porta vuota e infine con De Falco, il cui tiro dal limite viene deviato in corner.
I corner sono uno dei leitmotiv del match: ben 11 tiri dalla bandierina da parte del Benevento, ma nessuno di questi ha dato risultati positivi. Quello ascolano è davvero un muro invalicabile e nemmeno nella ripresa ha subito falle. L’emozione più grande del secondo tempo è un rigore reclamato invano da Ciciretti per un fallo di mano di un difensore.
Uno dei pochi rischi corsi dal Benevento è una gran traversa di Orsolini.
Finisce 0-0, risultato ingiusto per quanto si è visto in campo in una giornata in cui le due squadre sono state accomunate dal ricordo di Costantino Rozzi, presidente dei bianconeri dal 1968 al 1994, di cui oggi ricorreva il 22° anniversario della scomparsa. Il legame comune è dovuto al fatto che l’impresa di costruzioni di Rozzi realizzò l’impianto di gioco beneventano nel 1979.
I migliori sono Venuti e Orsolini (6.5 per entrambi): il primo spinge tantissimo sulla fascia e ci prova anche da fuori, mentre il secondo riesce a rendersi pericoloso in una delle rare azioni ascolane fuori dalla propria metà campo. Non benissimo, invece Cisse (5.5), che sbaglia un gol fatto e poi si spegne pian piano, e Mignanelli (5.5), propositivo ma impreciso e insicuro.
Segui TechSporty su Telegram!
Non perderti le ultime news.