
Luciano Spalletti non ha ancora del tutto digerito l’amara conclusione della sua avventura da commissario tecnico della Nazionale italiana. L’ex allenatore del Napoli, protagonista dello Scudetto partenopeo nel 2023, era stato chiamato d’urgenza dopo le dimissioni improvvise di Roberto Mancini, portando gli Azzurri fino a EURO 2024. Tuttavia, l’avventura si è interrotta bruscamente a giugno 2025, dopo l’esordio fallimentare nelle qualificazioni al Mondiale 2026 con la sconfitta per 3-0 in Norvegia.
“In questo momento la mia esperienza con l’Italia mi martella ancora nella testa” ha confessato Spalletti durante un festival letterario ad Arezzo. “Non ho cercato di dimenticare, bisogna accettare ogni esperienza per ciò che ci lascia. Non è andata come avrei voluto, ma ho dato tutto. Ora ho bisogno di un po’ di tempo per accettare quel dolore, poi ripartirò.”
Il tecnico ha chiarito che non era sua intenzione lasciare la panchina: “Se non avessi voluto continuare mi sarei dimesso, invece sono stato esonerato. Non so se si poteva gestire diversamente, ma molti in Federazione hanno apprezzato il mio lavoro e possono giudicare il mio comportamento.”
Tra i momenti più delicati della sua gestione c’è stato il caso legato a Francesco Acerbi, che si era detto “usato” dopo la convocazione last minute per la gara in Norvegia, nonostante Spalletti avesse in precedenza dichiarato che fosse troppo avanti con l’età. “Ho sempre agito nel modo giusto” ha replicato il tecnico. “Le convocazioni erano condivise con i club e ad Acerbi, in una telefonata, mi sono quasi scusato, riconoscendo l’ottima stagione disputata. Gli ho chiesto la disponibilità totale e non vedo perché questo dovesse essere un problema.”
Il presente della Nazionale si chiama ora Gennaro Gattuso, che ha già raccolto due vittorie nelle qualificazioni Mondiali. Spalletti non ha mancato di elogiare il suo successore: “Gattuso ha fatto molto bene, soprattutto nella seconda partita, quando ha dovuto cambiare qualcosa tatticamente. La scelta di mettere due attaccanti vicini è stata corretta e merita i complimenti.”
Sul futuro degli Azzurri, Spalletti non ha dubbi: “L’Italia deve andare al Mondiale. Lo penserei anche se fossi rimasto io. Certo, alcune sconfitte hanno complicato il cammino, ma sono contento che i giocatori si siano sentiti più liberi. Il mio obiettivo era proprio quello: renderli sereni, pronti a giocare e a vincere.”
Negli ultimi mesi si è parlato di offerte per Spalletti da Arabia Saudita e Turchia, ma il tecnico ha preferito prendersi una pausa: “Sono stato fortunato con le squadre che ho allenato. Qualcosa potrà accadere, ma non vado a cercarlo né a forzare le cose. Deve venire tutto in modo naturale.”
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