Se c’erano ancora dubbi sul fatto che i club europei prendano sul serio il Mondiale per Club, la finale di domenica a New Jersey ha fornito una risposta inequivocabile con la rissa che si è scatenata nel finale di partita e la manata di Luis Enrique a Joao Pedro che ha scatenato le polemiche.

Pochi istanti dopo il netto 3-0 del Chelsea sul Paris Saint-Germain, le tensioni sono esplose in campo, dando vita a un acceso confronto tra giocatori e membri dello staff tecnico di entrambe le squadre.
A infiammare ulteriormente la situazione è stato il gesto del tecnico del PSG, Luis Enrique, che ha spinto a terra l’attaccante blues Joao Pedro scatenando nuove scintille e una rissa sfiorata nel post-partita.
Dopo la partita Luis Enrique non ha voluto commentare quanto accaduto con la stampa ma lo ha fatto solo con il suo staff a bordocampo dove ha detto: “Sono stato stupido. Lui è fermo e mi spinge, io lo tocco e si butta a terra”. Questa la ricostruzione di Luis Enrique al suo staff.
Adesso toccherà alla FIFA rivedere le immagini e potrebbe aprire un procedimento per la squalifica.
Luis Enrique se verranno applicati i regolamenti disciplinari FIFA rischia una squalifica di 3 Giornate che però non sconterebbe in altre competizioni ma solo nella Fifa World Cup.
Joao Pedro chiarisce lo scontro con Luis Enrique dopo la finale del Mondiale per Club.
Le tensioni sono esplose al termine del clamoroso 3-0 del Chelsea sul Paris Saint-Germain nella finale del Mondiale per Club 2025, con un acceso confronto tra Joao Pedro e l’allenatore dei parigini Luis Enrique. A spiegare quanto accaduto è stato lo stesso attaccante brasiliano, protagonista di una prestazione decisiva e visibilmente coinvolto emotivamente nel post-partita.
Joao Pedro ha raccontato di essere intervenuto solo per difendere il compagno Andrey Santos, che secondo lui era stato accerchiato da alcuni giocatori del PSG. “Sono andato lì solo per proteggere Andrey”, ha spiegato, sottolineando come l’ambiente fosse già carico di tensione a causa delle provocazioni degli avversari.
Il brasiliano ha poi aggiunto che alcuni giocatori del Paris facevano riferimento con scherno alla recente vittoria in Champions League, nonostante stessero perdendo nettamente sul campo:
“La partita stava finendo e hanno cominciato a fare battutine. È normale — hanno appena vinto la Champions League. Complimenti a loro. Ma oggi era un’altra partita, e stavamo vincendo noi. Devono accettarlo e smetterla con le provocazioni.”
Infine, Joao Pedro ha affermato che a dare il via al contatto fisico sarebbe stato proprio Luis Enrique, che lo avrebbe colpito al volto durante il parapiglia. Un episodio che aggiunge tensione a una sfida già intensa, e che mette in ombra la festa del Chelsea per il secondo titolo mondiale della sua storia.
Ecco il video di quanto accaduto nel finale di partita quando si sono incendiati gli animi:
Joao Pedro, un sogno diventato realtà: gol, emozioni e il Mondiale per Club vinto con il Chelsea
Joao Pedro ha vissuto un esordio da sogno con il Chelsea, contribuendo in modo decisivo al trionfo nel nuovo Mondiale per Club FIFA. Arrivato in corsa durante il torneo per prepararsi alla nuova stagione, il giovane attaccante brasiliano ha subito lasciato il segno, segnando in tutte e tre le sue presenze.
Dopo il debutto nel successo per 2-0 sul Palmeiras nei quarti di finale, Pedro è stato protagonista assoluto in semifinale con una doppietta contro il Fluminense. Nella finalissima contro il Paris Saint-Germain ha completato l’opera, siglando il terzo gol dei Blues con un preciso pallonetto su Donnarumma, servito da Cole Palmer.
Cresciuto calcisticamente nell’academy del Xerem in Brasile, il 22enne si è mostrato visibilmente emozionato nel post-partita:
“È un sogno. Arrivare, giocare tre partite, segnare tre gol e vincere un trofeo così importante… non potrei essere più felice”, ha dichiarato ai microfoni.
La vittoria nel nuovo formato del Mondiale per Club potrebbe rappresentare il punto di partenza per un ruolo centrale di Joao Pedro nel Chelsea di Enzo Maresca per la stagione 2025-26 in Premier League.
“Ho fatto 40 giorni di vacanza, sono arrivato a torneo iniziato, il primo con grandi squadre. Sto vivendo qualcosa di inspiegabile, non so nemmeno cosa dire. Mi allenavo con un preparatore personale. Poi torno in campo, elimino una squadra che mi ha dato tutto, ed è stato difficile. Arrivo in finale, la mia prima finale… due gol in semifinale, uno in finale. È Dio. Non c’è altro da aggiungere”, ha raccontato con la voce rotta dall’emozione.
Un impatto immediato carico di significato: Joao Pedro ha conquistato il cuore dei tifosi e ora sogna di brillare anche in Premier League.