La UEFA ha deciso di modificare il Fair Play Finanziario dopo la crisi economica causata dalla sospensione e dal rinvio dei campionati e delle coppe europee dovute alla pandemia del Coronavirus
La notizia era nell’aria da tempo, ma solo oggi è arrivata l’ufficialità. Infatti, la UEFA ha comunicato la decisione di modificare i parametri per il rispetto del Fair Play Finanziario.
La decisione è stata presa per tentare di superare la pericolosissima crisi economica nata dallo stop dei campionati, alcuni rinviati e altri definitivamente conclusi, dovuti al pericolo di diffusione e contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19.
Molte società, infatti, adesso non possono più ottemperare alle condizioni delle norme economiche precedenti, dopo l’assenza di introiti mancati, a cui aggiungere che ci vorrà del tempo affinché i bilanci possano effettivamente coprire i buchi.
Proprio per questo, quindi, la UEFA ha ammorbidito il Fair Play Finanziario, garantendo maggiore flessibilità, ma anche assicurandosi che i club europei continuino a seguire le condizioni per bilanci sani, dando loro più tempo per raggiungere i parametri imposti.
Ecco le modifiche adottate dal Fair Play Finanziario:
I punti chiave coperti dall’integrazione riguardano:
Debiti scaduti – valido per la stagione 2020/21
tutte le società che partecipano alle competizioni UEFA devono dimostrare entro il 31 luglio (invece del 30 giugno) e il 30 settembre di non avere debiti scaduti per trasferimenti, dipendenti ed enti socio-fiscali legati a pagamenti da liquidare rispettivamente al 30 giugno e al 30 settembre;
tutti i club che partecipano alle competizioni UEFA devono comunicare le informazioni relative ai movimenti per i trasferimenti al 30 giugno e al 30 settembre, in modo da consentire la verifica incrociata tra le informazioni e i debiti di altri club.
Regola di pareggio di bilancio – valido per la stagione 2020/21 e 2021/22
la valutazione dell’esercizio 2020 è rinviata di una stagione e sarà valutata insieme all’esercizio finanziario 2021;
il periodo di monitoraggio 2020/2021 è ridotto e copre solo due periodi di rendicontazione (esercizi finanziari che terminano nel 2018 e nel 2019);
il periodo di monitoraggio 2021/2022 è esteso e copre quattro periodi di rendicontazione (esercizi finanziari che terminano nel 2018-2019-2020 e 2021).
gli esercizi finanziari 2020 e 2021 sono valutati come un unico periodo;
l’impatto negativo della pandemia viene neutralizzato facendo la media del deficit combinato del 2020 e del 2021, nonché consentendo ulteriori aggiustamenti specifici legati al COVID-19.
Di fatto, nel 2021 saranno valutate dalla UEFA sia il bilancio del 2020 che del 2021, ma gli unici che verranno presi in considerazione sono quelli del 2018 e del 2019.
Inoltre, i bilanci del 2020 e del 2021 verranno valutati come un unico periodo e dal 2022 saranno valutati ben quattro anni, invece dei precedenti tre.
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