La F1 si è fermata dopo che parte dello staff della McLaren è in quarantena a causa della positività al Covid-19 di un membro.
La F1 si è fermata dopo che parte dello staff della McLaren è in quarantena a causa della positività al Covid-19 di un membro.
In F1 si è deciso di non correre dopo che un membro dello staff della McLaren è stato messo in quarantena e, di seguito, anche buona parte del team. Nonostante i lunghi silenzi che hanno percosso la notte fra giovedì e venerdì in Australia, mentre gli organizzatori decidevano cosa fare, alla fine il rumore della salute ha prevalso. Niente Gran Premio, ragazzi, la salute è più importante e con il Coronavirus non si scherza.
All’inizio si parlava di diversi casi sospetti che si aggiravano nel paddock di F1: dei moderni untori in giacca da Formula 1. Si pensava ad un membro della McLaren, due della Haas ed uno appartenente alla Williams. Fra loro, tuttavia, solo il lavoratore della scuderia di Woking è risultato positivo. L’uomo è stato immediatamente condotto in isolamento, come gli altri colleghi che avevano avuto a che fare con lui, con il conseguente ritiro da parte della scuderia inglese dalla gara.
Questo ha acceso quella miccia che ha portato, proprio come una cava mineraria tanto comune in Australia all’inizio dell’invasione inglese, all’esplosione del Gran Premio di Australia.
Ora tutta la parte del racing team che era in Australia per la gara è lì. Ricordete la storia della canzone “Hotel California”, in cui il protagonista raccontava di andare a riposare in un hotel, abitato da gente tenuta prigioniera che gli diceva che non se ne sarebbe potuto andare? Ecco la situazione della McLaren. Ora sembra che ad essere positivo ci sia un uomo della Pirelli. Gli uomini del racing team sono tutti a Melbourne, in quell’hotel che doveva ospitare il fracasso e l’agitazione che comporta un Gran Premio. Staranno lì per due settimane , prima di poter tornare a casa. La loro situazione però è stata presa a cuore dal personale, che si prende attentamente cura di loro.
Essere dei buoni capi comporta essere sempre lì per i propri uomini. I due leader della McLaren, Andreas Seidl e Andrea Stella sono rimasti a Melbourne con il resto dei colleghi per prendersi cura di quella parte del team che non si può muovere.
Tuttavia, la relusione sembra avviarsi alla fine in una maniera più spensierata: il “Paziente Zero” del Paddock è finalmente guarito.
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