Dinanzi ai termini “blockchain” (lett. catena di blocchi) e “token” (lett. gettone) molti appassionati di calcio si saranno sicuramente chiesti quale sia il significato di questi due termini inglesi e in che modo siano legati al mondo della palla a spicchi. Domande ovviamente lecite le cui risposte vanno ricercate in quell’ambito, quale quello del business, che, ora come ora, caratterizza un club molto più dei risultati sul campo.
Come anticipato poc’anzi, il termine blockchain, tradotto, significa “catena di blocchi“. Tuttavia, sebbene la facilità della traduzione, non sappiamo cosa si intenda per “catena di blocchi”. Quindi la domanda a cui dobbiamo innanzitutto rispondere è: “cos’è una catena di blocchi?“
Senza girarci troppo intorno, possiamo dire che la catena di blocchi o blockchain appunto, è un registro pubblico di tutte le transazioni in Bitcoin eseguite nel corso del tempo. Chiaramente per capire nel dettaglio tutto quello che concerne la materia “blockchain” servirebbe la cultura di un esperto di criptomoneta, ma non essendo noi forniti di tali conoscenze, ci limiteremo ad esaminare la catena dei blocchi in relazione al mondo del calcio.
Sono infatti in continuo aumento le squadre che stanno adottando con grande entusiasmo questa tecnologia per servirsi ancora di più di buona parte del loro business. E l’ultimo club, in ordine cronologico, ad essere entrato nel mondo della catena dei blocchi, è stato il Beyern Monaco.
Una delle prime invece, il Benfica, già in occasione della sfida di Champions League contro il Lipsia, lo scorso settembre, aveva permesso ai propri tifosi di acquistare i biglietti tramite token, vale a dire tramite moneta virtuale. In Italia, attualmente, Juventus e Roma hanno deciso di stipulare accordi con i giganti della criptomoneta, così come hanno fatto anche Atletico Madrid in Spagna e Manchester City e Watford in Inghilterra.
A cosa serve quindi la blockchain?
In parole povere la blockchain non solo risponde perfettamente alle esigenze di business dei club, ma funge soprattutto da perfetto garante per quanto riguarda l’autenticità e la sicurezza di un prodotto. Nel contesto calcistico. la catena dei blocchi serve dunque a prevenire tutti i problemi legati al copyrght dei diritti del calcio e a frenare le attività di bagarinaggio online.
Per rispondere definitivamente alla domanda “a cosa serve la blockchain?” possiamo dire quindi che la catena dei blocchi serve a garantire una distribuzione sicura dei biglietti delle partite e ad evitare ogni tentativo di contraffazione e duplicazione degli stessi.
In conclusione possiamo pertanto aggiungere che la diffusione sempre più frequente, nel mondo del calcio, di questa famigerata catena dei blocchi, ci fa capire come la stessa blockchain stia diventando sempre più una delle innovazioni tecnologiche più importanti del secolo.
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