Il Tribunale arbitrale sportivo ha rigettato l’istanza presentata dai Citizen.
Non proprio un fulmine a ciel sereno, ma certamente una notizia che non può certo far piacere al Manchester City. Il Tribunale Arbitrale dello Sport con sede a Losanna ha, infatti, rigettato il ricorso promosso dalla società inglese contro il deferimento subito a opera dell’Uefa per violazione delle norme in materia di Financial Fair Play. La procedura, aperta dal massimo organo esecutivo del football europeo in seguito a uno scoop pubblicato dal quotidiano tedesco “Der Spiegel”, si riferisce a una presunta sopravvalutazione di un accordo di sponsorizzazione.
Non è la prima volta che il club, di proprietà dello sceicco qatariota Mansour Bin Zayed, finisce sotto la lente di ingrandimento dell’Uefa. Nel 2014, infatti, la società di Manchester fu multata per una somma pari a 49 milioni di sterline a causa della violazione delle medesime norma finanziarie. A questo punto per i Citizens l’incubo di una nuova sanzione si fa sempre più concreto. I possibili scenari sarebbero, nella migliore delle ipotesi, una multa in denaro, mentre, nel caso peggiore, si parlerebbe di un blocco del mercato in entrata per una o più sessioni, come già successo in passato per il Chelsea e il Barcellona, oppure dell’esclusione dalla prossima edizione della Champions League.