La Juventus sembra aver finalmente risolto il “problema” Paulo Dybala con l’accettazione dell’offerta improvvisa, e sorprendente, del Tottenham, che ha messo sul piatto 70 milioni di euro per acquisire l’attaccante argentino.
Adesso dovrà essere Dybala a trattare con il club londinese per il suo ingaggio: la cifra richiesta si attesta sui 10 milioni, bonus esclusi, ma bisogna vedere se resterà tale o se verrà adattata al richiedente. Ricordiamo, infatti, che l’argentino, tutt’altro che desideroso di lasciare la Juventus, ha appositamente chiesto questa cifra al Manchester United per far desistere i “Red Devils” dal prelevarlo. Per trattare, però, c’è poco tempo: il mercato in entrata della Premier League, infatti, chiude giovedì sera.
Una scelta figlia della necessità quella della società bianconera, che deve forzatamente cedere alcuni dei giocatori più ingombranti dal punto di vista economico e non è facile che le cifre desiderate corrispondano a quelle reali: essendo costretta a cedere per sistemare il bilancio ed effettuare eventualmente altre operazioni, la Juventus sembra orientata ad accettare una cifra inferiore ai 90 milioni inizialmente richiesti per Dybala. E tutto questo perché i costi di Ronaldo e De Ligt, ma soprattutto alcuni ingaggi molto pesanti come quelli di Khedira e dello stesso Dybala, sono estremamente gravosi.
Sembra giunta alla fine, nel peggiore dei modi, l’avventura bianconera dell’argentino, giocatore talentuoso e fantasioso di non facile collocazione tattica, specie quando il tecnico è un totale avventuriero tattico come Max Allegri. Seconda punta, esterno, trequartista… Non facile stabilirlo, ma è facile dire che la Juventus stia commettendo un gravissimo errore, il secondo dopo la quasi certa cessione di Cancelo in cambio di un paracarro di nome Danilo.
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