Arrivate la sentenze dopo l’aggressione dello scorso 8 ottobre.
La Russian Legal Information Agency ha reso note le sentenze inflitte ai giocatori Aleksandr Kokorin e Pavel Mamaev in merito alle aggressioni dello scorso 8 ottobre a 3 persone: un autista, un funzionario del Ministero dell’Industria e del Commercio e il CEO dell’Istituto di Ricerca per lo sviluppo del settore automobilistico. I due dovranno scontare un anno e mezzo di carcere e la loro carriera può già dirsi bella che conclusa.
A finire in prigione è anche il fratello minore di Kokorin, Kirill Kokorin, anche lui punito con 18 mesi, e l’amico dei tre Aleksandr Protasovitsky, condannato a 17 mesi come Mamaev. I due giocatori furono immediatamente espulsi dalla nazionale russa e dalle rispettive squadre, ovvero Zenit San Pietroburgo e Krasnodar, rovinando la loro vita, oltre che la loro carriera. Kokorin addirittura si nascose dalla polizia per alcuni giorni, prima di costituirsi e di pagare per i propri errori.
Negli ultimi mesi, i due giocatori erano già nel carcere di Butyrka in attesa del processo e la sentenza non farà altro che prolungare la loro detenzione. Mamaev dovrà scontare altri sette mesi di detenzione, mentre Kokorin dovrà scontarne altri otto. Difficilmente per i due, dopo la detenzione, ci sarà ancora spazio nel calcio russo, con Lebedev che, in rappresentanza dello Stato, affermò nei giorni seguenti all’aggressione che potevano considerarsi “morti” come calciatori.