Dopo la sconfitta di martedì contro l’Ajax, la Juventus cala in borsa, perdendo il 25%, c vede svanire i 30/40 milioni che sarebbero giunti nelle casse bianconere qualora fosse riuscita a vincere la Champions League.
La sconfitta contro i Lancieri ha chiaramente pesato e non poco sul popolo juventino.
Ma se da un lato c’è una sconfitta sul campo che ancora brucia, dall’altro c’è un calo in Borsa a cui bisogna dar conto.
Infatti alla vigilia della partita, il titolo bianconero era salito notevolmente, segno che il mercato credeva che la Juve avrebbe passato il turno.
Ma così non è stato e infatti, alla ripresa delle contrattazioni, sono subito partite le vendite.
“La Juventus cala in Borsa” è una frase che avevamo letto anche dopo la sconfitta contro l’Atletico Madrid, anche se in quel caso il titolo bianconero perse “solo” l’11%.
Una perdita enormemente compensata poi con la rimonta di Torino che permise di recuperare il 38%.
Ciò che è chiaro però, alla luce di tutto ciò, è che la situazione economica juventina avrà bisogno di accurate valutazioni prima della presentazione del bilancio di fine anno.
Perché se da un lato c’è stato un guadagno di 90 milioni dovuto a diritti Tv, passaggio ai quarti e a incassi da stadio, dall’altro, l’impegno di spesa per i giocatori e l’acquisto di CR7 ha fatto aumentare notevolmente le spese della società torinese.
Infatti Cristiano Ronaldo costa alla Juve circa 60/70 milioni all’anno e questo significa, al momento, bilancio in rosso sia quest’anno che le prossime due stagioni.
In più bisogna dire che il bilancio in rosso non solo farebbe allontanare la Juventus dai target imposti dalla UEFA in materia di fair play finanziario, ma soprattutto la obbligherà ad utilizzare lo strumento del trading finanziario sui calciatori, vale a dire le plusvalenze.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato sulle ultime novità, i Pronostici Scommesse e i migliori Bonus Bookmaker.