Una sorpresa in questa prima intensa giornata dedicata ai quarti di finale dell’Australian Open, l’ha regalata anche il tabellone femminile.
Nel primo match di singolare sulla Rod Laver Arena infatti, ha salutato il torneo quella che per i bookmakers era la grande favorita per il successo finale, l’ucraina Elina Svitolina.
Rimane una maledizione per la ventitreenne ucraina la conquista e l’accesso alla sua prima semifinale della carriera in uno slam e, se a Melbourne, finalmente, dopo un tabellone senza alcuna insidia, sembrava la volta buona, la realtà dei fatti è stata sorprendentemente diversa.
Sorprendente, però, è soprattutto il punteggio e la velocità con cui la numero quattro del mondo è stata spazzata via da Elise Mertens, alla sua prima partecipazione agli Australian Open, perché, se qualcuno avesse visto giocare la belga in questo inizio di stagione, poteva anche immaginarsi un suo successo quest’oggi.
Mertens infatti, dopo aver vinto Hobart, aveva disposto qui a Melbourne, senza grossi problemi, delle avversarie che le si erano presentate grazie ad un gioco solido e potente, brillante soprattutto dal lato sinistro, del rovescio, colpo davvero fluido e dominante quando funziona al meglio.
Ciò nonostante, la presunta abitudine a certi livelli di Svitolina faceva pendere la bilancia del favore del pronostico dalla sua parte, ed invece a patire la tensione del grande appuntamento è stata proprio la recente vincitrice di Brisbane.
Mertens esce meglio dai blocchi, sicura, convinta del suo piano tattico e precisa nelle sue conclusioni da fondocampo approfittando di una Svitolina corta nel palleggio, fallosa e nervosa.
Sul 5-2, avanti di due break, trema per la prima volta al servizio ma è brava a dimenticare in fretta e a chiudere il parziale nel decimo gioco.
Attendendo la reazione di Svitolina, quello che si palesa, invece, di fronte agli occhi del pubblico di Melbourne è un dominio ancora più netto della belga che non concede nulla, neppure un game e vola spedita verso la sua prima semifinale slam.
Giovedì se la vedrà con una sempre più convincente ed ispirata Caroline Wozniacki, numero due del mondo e del seeding e trionfatrice alle WTA Finals di Singapore alla fine dello scorso anno.
Dopo aver dominato il primo set con un perentorio 6-0, la danese ha dovuto subire la reazione d’orgoglio della spagnola Suarez Navarro che, trascinato il secondo parziale al tie break, si è imposta rimandando l’esito del match al set decisivo.
Qui però, la maggiore regolarità e brillantezza fisica della danese hanno nettamente prevalso e Wozniacki si è meritatamente conquistata l’accesso alla settima semifinale in uno slam, in questa sua ennesima appassionante e disperata ricerca del tanto bramato titolo major.
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